Nel Buy Now Pay Later si paga in 3 rate ma, spesso, i pagamenti successivi al primo non vanno a buon fine. È uno dei grandi problemi degli operatori di questo mercato che, per vari motivi come ad esempio la mancanza di fondi sulle carte prepagate o di debito, o semplicemente perché l’utente si dimentica di pagare, si trovano in difficoltà nel gestire il flusso dei pagamenti.
Una problematica che Scalapay sta cercando di risolvere attraverso la partnership, avviata già un anno fa ma ancora in progredire, con Adyen, come raccontato in occasione del Netcomm Forum 2025. E che ha permesso all’operatore del BNPL di aumentare il conversion rate e le performance.
«L’obiettivo di questa partnership era ottimizzare la gestione dei pagamenti, in maniera intelligente anche grazie alla tecnologia, e creare un sistema di collection performante – sottolinea Antonio Giovanazzi, Head of Payment di Scalapay. Ogni transazione doveva diventare più efficiente, sia in termini di performance sia di costo, con un maggiore controllo sui flussi di pagamento: questo ci ha portati a rivedere la nostra strategia e a considerare partner come Adyen, realtà già conosciuta da uno dei manager del nostro team».
La suite Adyen basata sull’intelligenza artificiale
L’elemento cruciale di questa collaborazione era dunque arrivare a una gestione intelligente dei tentativi e dei fallimenti dei pagamenti delle rate successive alla prima. E la scelta è ricaduta sulla suite Adyen Uplift, basata sull’AI, che permette di massimizzare il tasso di successo delle transazioni e, in caso di fallimento del pagamento, di aggiornare in automatico i dati della carta o di riprogrammare il pagamento in un altro momento, secondo logiche di retry.
Migliorati i tassi di conversion per gli addebiti su carta
A un anno dall’accordo, Scalapay ha migliorato i tassi di conversion, compresi tra il 4% e il 6%, per quanto riguarda gli addebiti sulle carte.
«Parliamo, quindi, di milioni di euro e siamo riusciti a migliorare l’efficienza operativa, riducendo al contempo l’attrito per gli utenti, a favore di una user experience più soddisfacente. Per noi è fondamentale poter addebitare con facilità le carte degli utenti – prosegue Giovanazzi. Anche solo un miglioramento dell'1% o dello 0,5% ha un impatto considerevole sui nostri volumi complessivi».
Autenticazione stand-alone
Il prossimo step di questa collaborazione è l’adozione della soluzione Authentication Stand Alone di Adyen, che permette di separare l’autenticazione delle carte, con la verifica dell’identità del cliente tramite Strong Customer Authentication (SCA) quando necessario, dalla autorizzazione del pagamento.
Personalizzazione e trasparenza
Anche la user experience è al centro dell’innovazione: Scalapay guarda a due trend in particolare, ovvero la personalizzazione e la trasparenza. Difatti, l’obiettivo è personalizzare il servizio di BNPL in base allo storico dei pagamenti di ogni utente, offrendo una vista completa su tutte le transazioni e con la possibilità di visualizzare in anteprima via app il credito massimo che può essere richiesto. Un massimale che potrebbe variare a seconda del comportamento virtuoso, o meno, del consumatore.
La carta usa e getta per pagare online e instore...
Si ampliano anche gli strumenti di pagamento messi a disposizione. A oggi Scalapay consente di generare in app una carta usa e getta, one-time, da utilizzare per i pagamenti in tre rate sui siti di e-commerce non convenzionati e anche instore (di recente è stato stretto un accordo con Esselunga e Coop per pagare a rate nella GDO, NdR) ma è allo studio anche una carta Scalapay permanente.
… e le alternative alla carta
Infine, continua l’esplorazione di soluzioni alternative alle carte, tra cui l’addebito diretto in conto corrente, sfruttando le logiche open banking che purtroppo, come sottolinea Giovanazzi, non hanno ancora preso piede sul mercato italiano, e i wallet digitali, che possono essere abilitati al BNPL grazie alle soluzioni di Adyen.
