Automatizzare e standardizzare il 90% delle transazioni di tesoreria. È questo l’obiettivo della soluzione DTaaS, acronimo di “Digital Treasury as a service”, soluzione in cloud ideata da Accenture insieme a Finastra e Microsoft. E rispondere all’esigenza di contenere i costi ottimizzando la gestione della tesoreria bancaria, oltre che del portafoglio di strumenti finanziari. Una soluzione presentata in occasione del webinar “L’innovazione Sostenibile della Tesoreria. Una piattaforma as a service a misura di banca”, organizzato da AziendaBanca.
Raggiungere le banche del territorio
Questa soluzione si rivolge a un target preciso: le banche del territorio. Per rispondere alle esigenze di business, ma anche regolamentari, che riguardano appunto la tesoreria. Con dei punti di forza ben definiti: semplicità di implementazione e bassi costi di gestione. «Le banche di medie dimensioni sono alle prese con una importante strategia di riduzione dei costi, abbiamo quindi scelto di affidarci ai nostri partner Finastra e Microsoft per adattare la nostra soluzione per la tesoreria, già testata sulle migliori banche a livello mondiale oltre che italiano, alle loro necessità – premette Andrea Dones, Capital Markets Lead di Accenture. Di fatti, il cruscotto ha un basso impatto sull’IT e sull’organizzazione bancaria grazie al ricorso al cloud computing di Microsoft Azure ed è anche in grado di interfacciarsi con le principali applicazioni bancarie».
Accenture è l’unica controparte
Per snellire il processo di implementazione della soluzione, «che avviene in circa 6 mesi– aggiunge Dones –, Accenture si pone come unica controparte per le banche, che non hanno quindi bisogno di interfacciarsi con più fornitori per riuscire a organizzare in modo armonico il deployment. Sempre Accenture, quindi, gestisce tutto il ciclo di vita della applicazione di tesoreria digitale: dalla sua implementazione, passando alla gestione costante della piattaforma, fino alla sue evoluzione soprattutto in ottica di compliance normativa».
Flessibilità nella parametrizzazione
Principali ambiti operativi della soluzione software Finastra presente in DTaaS riguardano il money market e il fixed income, in particolare per prodotti cash e derivati non strutturati. «Il cruscotto – spiega Michael Henssler, Vice President e General Manager Treasury, Capital Markets & Risk di Finastra – consente di gestire quindi le singole posizioni ma anche il portafoglio complessivo, seguendo una parametrizzazione decisa a valle dalla banca e poi implementata da noi per l’elaborazione del pricing più adatto. In pochi click si può gestire quindi l’intero profilo di liquidità della banca, mettendo a disposizione tutte le informazioni necessarie alla gestione dei rischi di mercato».
Le sfide future della Tesoreria
La soluzione di Accenture, inoltre, guarda alle nuove sfide per la tesoreria che si prospettano all’orizzonte. Perché questo cruscotto dovrà rispondere prontamente a qualsiasi evoluzione. «L’ambito della tesoreria già oggi si ritrova ad affrontare uno scenario complesso: il Dipartimento Finanza deve lavorare in un contesto di tassi di raccolta minimi, se non addirittura negativi, scontrandosi con alti livelli competizione sia sul mercato del credito sia dei servizi connessi alla operatività corporate – afferma Andrea Dones. Ma con i recenti effetti pandemici, le funzioni Tesoreria e Finanza sono chiamate a svolgere sempre più un doppio ruolo. Da una parte, appunto, quello di tesoreria bancaria, tesa all’efficienza, dall’altra hanno la possibilità di offrire un supporto all’economia reale: una cinghia di collegamento, quindi, tra provvedimenti sovranazionali e tessuto economico, che si realizza attraverso opportuni strumenti capaci di portare liquidità all’economia reale».
Il regolatore non si fermerà
Inoltre, l’evoluzione della tesoreria sarà sospinta anche dal regolatore. Richiedendo alle banche sistemi di controllo interni sempre più efficaci e nuove capabilities da affinare. «Alcuni obblighi del regolatore sono già stati recepiti, pensiamo ad esempio al maturity ladder e all’early warning, ma presto saranno affiancati da altri requisiti di liquidità, come l’MREL (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities, NdR), e da un nuovo filone che ha già preso piede: il framework TARGET Services, che sposta, da un lato, l’attività su pagamenti e regolamenti istantanei, con il consolidamento di una piattaforma europea accentrata, e dall’altro porta all’accentramento dei sistemi di gestione collaterale (CM). Le banche dovranno quindi continuare ad attrezzarsi verso sistemi di controllo interni sempre più efficienti, con una gestione del dato e dei flussi informativi provenienti da più fonti ancora più puntuale».
Come raggiungere l’obiettivo
Per non trovarsi impreparate di fronte alle nuove richieste del regolatore, le banche devono allora seguire la strada della collaborazione, con l’interconnessione tra i diversi dipartimenti bancari: «la tesoreria, la finanza, il risk management, l’amministrazione di bilancio, il marketing e l’area credito devono lavorare insieme – precisa Dones. Ma servono due abilitatori: in primis, processi, policy e procedure finalizzati a migliorare le performance lungo tutta la catena del valore, dal funding fino alla distribuzione su mercato. Il secondo abilitatore è rappresentato da applicazioni e architetture che siano funzionalmente complete e fortemente interconnesse con l’ecosistema interno ed esterno».
Sempre in linea con la normativa
E su quest’ultimo aspetto abilitante si concentra appunto la soluzione di Accenture, abilitata da Finastra. «È una applicazione di position keeping, che ha la capacità di portare a una gestione funzionale completa dal punto di vista operativo, regolamentare e di controllo – continua Dones. Di fatto, questo tipo di applicazione consente di ottenere una reportistica personalizzata e predittiva che, grazie a una capacità elaborativa in linea con i nuovi requisiti regolamentari, permette di strutturare i dati in modo funzionale, offrendo per di più una user experience di qualità».
L’importanza del cloud
Ultimo elemento, ma non per importanza, è la disponibilità di questa soluzione anche da remoto. «D’altronde, sempre più gli operatori del mondo finanziario si trovano, complice anche la pandemia, a dover gestire le proprie attività da remoto – conclude Dones. E questa necessità trova risposta nel cloud di Microsoft Azure».
QUATTRO DIRETTRICI PER L’EVOLUZIONE DELLA TESORERIA
Accenture ha evidenziato quattro leve evolutive per l’area tesoreria. La prima riguarda le capacità previsionali, naturalmente da migliorare, su ambiti come ad esempio la calibrazione delle poste a vista sui volumi di deposito.
La seconda leva, invece, è rendere più dinamici i sistemi dei tassi interni di trasferimento, più adeguati, quindi, alle mutevoli condizioni di impiego dei prodotti alla clientela.
La terza leva di innovazione coinvolge i portafogli, attraverso l’attivazione di strategie responsabili di ottimizzazione dei portafogli attivi, con effetti positivi su capitale e buffer di liquidità, che deve essere posta al centro del business bancario in modo continuativo.
Infine, spostarsi verso una gestione ancora più attiva del portafoglio proprietario e della gestione dei contratti finanziari a supporto delle attività corporate. «Con questi elementi la Tesoreria e il dipartimento Finanza diventano pivot nella creazione di valore per la banca – aggiunge Dones –, che dovrà essere perseguito valorizzando le eccellenze che abbiamo nelle nostre banche dei territori e capitalizzando ancora di più le eccellenze di servizio».
RENDERE L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE
L’innovazione digitale è oramai un percorso obbligato, accelerato per di più dalla pandemia in atto. Eppure, la percezione è che l’innovazione digitale sia qualcosa di molto costoso, impegnativo, ad appannaggio solo delle BigTech o dei grandi gruppi bancari. «L’innovazione è una scommessa per giganti se non si cambia approccio verso l’innovazione – dichiara Massimiliano Colangelo, Financial Services Lead di Accenture e Amministratore Delegato di FAST. Sono tre gli elementi fondanti dell’innovazione tecnologica: le capacità di investimento; la disponibilità di massa di clientela sulla quale distribuire poi i risultati dell’innovazione; la capacità della banca di attrarre e mettere a disposizione i talenti. Per cambiare approccio e rendere l’innovazione alla portata di tutti serve allora un cambio di mindset». La risposta è nella apertura verso collaborazioni e partnership, capaci di portare quegli elementi fondanti dell’innovazione alla portata di qualsiasi realtà bancaria. «Siamo entrati nell’era della open innovation – continua Colangelo. Il modello as a service, utilizzato principalmente per lo sviluppo di servizi che portano efficienza, trova applicazione anche in un modello di collaborazione, che permetta di rendere l’innovazione sostenibile, appunto, ma anche ideale per qualsiasi player bancario».
LA GESTIONE DEL COLLATERALE
All’interno della soluzione DTaaS, la gestione del collaterale riveste un’attenzione particolare. «L’ottimizzazione della base prestabile dei titoli è essenziale – spiega Andrea Dones – soprattutto per stabilire quale è il titolo più economico da spostare presso la Banca Centrale e utilizzarlo quindi nel posting. In questo modo si ottiene un effetto positivo sugli indici e si crea valore sulla base prestabile della banca, in quanto tutti gli altri titoli rimasti in base prestabile possono essere utilizzati per fare operazioni di contro termine».