SWIFT: due banche italiane al test per la blockchain

Intesa Sanpaolo e UniCredit testano la blockchain con SWIFT. Sono tra le 22 banche globali al lavoro sulla Distributed Ledger Technology (DLT) per la riconciliazione dei conti nei pagamenti cross border.

Swift Intesa Sanpaolo

Gli obiettivi del test

Lanciato nel gennaio 2017 nell’ambito dell'iniziativa Gpi per i pagamenti transfrontalieri, il test punta a implementare in particolare la tecnologia open-source Hyperledger, combinata con alcuni asset strategici di SWIFT. L’obiettivo è arrivare a gestire la riconciliazione dei conti con una reportistica infragiornaliera in real time. Le banche hanno infatti la necessità di monitorare la disponibilità nei rispettivi conti all’estero, con aggiornamenti su debiti, crediti ed estratti conto e ridurre anche costi e rischi operativi.

Le banche al lavoro sul progetto

Tra le altre banche che hanno aderito al test ci sono Banca ABSA, Banco Bilbao, China Construction Bank, Deutsche Bank, JPMorgan Chase Bank, Lloyds Bank, Santander e Société Générale. Lavorando in modo indipendente, le 22 banche effettuano le dovute verifiche, testano l’applicazione e valutano la performance e la scalabilità della tecnologia.

A breve l’esito del test

La fase di test proseguirà per tutto il periodo estivo e i risultati verranno presentati al pubblico tra settembre e ottobre, oltre che al Sibos di Toronto.

«L’iniziativa Gpi di SWIFT sta già migliorando la customer experience e aumentando la velocità dei pagamenti transfrontalieri - afferma Stefano Favale, Head of Global Transaction Banking, Intesa Sanpaolo. I tesorieri delle banche devono quindi adattare i propri sistemi di tracciabilità e position keeping, la DLT potrebbe diventare la tecnologia su cui fondare queste attività. Intesa Sanpaolo è molto attiva nell’applicazione di tecnologie innovative ed è convinta di partecipare a questa iniziativa per aiutare a dare vita ad una nuova era nei pagamenti transfrontalieri».