Pensioni. Più ottimista chi non si affida solo allo Stato

Global banking

Unire soluzioni private alla previdenza pubblica. È questa la formula della felicità in pensione secondo una ricerca di State Street GA. In Italia però attualmente solo un quarto degli intervistati ricorre a fonti di reddito alternative a quelle statali.

Più ottimismo con l’aggiunta di una fonte privata

La maggior parte dei pensionati italiani si basa infatti esclusivamente sulla pensione pubblica. Appena il 20% ha un reddito proveniente da piani pensionistici a contribuzione definita e solo il 5% ricorre a una pensione privata. Non stupisce allora, secondo State Street, che soltanto il 5% degli intervistati si dica molto ottimista o felice della propria situazione finanziaria. Negli Stati Uniti il 100% delle persone finanzia la pensione privatamente (tramite un consulente finanziario o un ente privato), mentre appena il 47% fa affidamento (anche) sulla pensione pubblica. E l’ottimismo qui è più elevato: si dichiara contento il 40% del campione.

I pensionati più felici: dagli USA alla Germania

I più fiduciosi sono proprio i pensionati (e i lavoratori prossimi alla pensione) americani. Seguono gli australiani (27%), gli inglesi (25%), gli svedesi (21%), gli olandesi (16%), gli irlandesi (15%) e i tedeschi (14%).

Chi è il principale responsabile di un reddito adeguato?

Anche se la maggior parte degli italiani (il 39%) ancora crede di dover fare affidamento solo sullo Stato per il reddito pensionistico, c’è però chi (il 37%) ha ormai capito che i tempi sono cambiati e che della pensione si deve preoccupare anche il singolo cittadino. Un’opinione ormai molto diffusa negli Stati Uniti, dove l’87% ritiene una propria responsabilità individuale il pensare al futuro e al pensionamento.

L’importanza della pianificazione finanziaria

La “dipendenza” dallo Stato spiega anche perché gli italiani ritengono poco importante essere preparati finanziariamente alla pensione: poco più della metà, il 56%, lo considera fondamentale. Fanno peggio di noi solo i Paesi Bassi (44%). Mentre gli altri Paesi ci superano di netto: negli Stati Uniti la preparazione finanziaria è importante per il 96% del campione, in Australia per il 90%, in UK per l’83%.