Spunta Project: prima wave entro il 30 novembre

È il primo cantiere reale per la DLT nel settore bancario italiano. Al Forum ABI Lab 2019 si è fatto nuovamente il punto sullo Spunta Project. Con una prima news: con tre wave di migrazione entro maggio 2020 si andrà in produzione.

ABI Spunta project

Un processo “ideale” per l’innovazione

Tre anni di lavoro, complessivamente, per questo primo progetto di DLT/blockchain per le banche (non ci dilunghiamo in quanto è ormai stranoto agli addetti ai lavori, per maggiori informazioni sulla Spunta Project clicca qui). Un cantiere “protetto”, perché la spunta interbancaria è un processo interno al mondo bancario, non competitivo, soggetto ad accordo interbancario e in cui quindi ABI è autonormante. È, anche, un processo sostanzialmente definito dal 1978 e in cui quindi gli spazi di efficientamento non mancano.

Strategie di sistema e di lungo periodo

Un ottimo ambito, insomma, per sperimentare. «Si era provato per anni a rinnovare la spunta - ha commentato Silvia Attanasio, Responsabile Ricerca in ABI Lab - ma con la DLT ci siamo riusciti, grazie anche all’appeal della tecnologia del momento. Nonostante gli spazi per creare sinergie ed efficienza, diversi use case si sono scontrati con il costo iniziale di investimento. Serve una strategia di lungo periodo per estendere la DLT al settore bancario. Anche perché la letteratura di riferimento ha ormai confermato che la DLT genera maggiore valore se coinvolge un intero ecosistema. Anche a livello internazionale è definita una separazione tra un livello infrastrutturale, comune, e un livello di business, competitivo, abilitato dall’infrastruttura».

Il confronto continuo con gli sviluppatori

Il cantiere Spunta Project ha anche confermato il modello “as you go” di molti test in ambito blockchain e DLT: la tecnologia scelta è stata Corda,e nel corso del progetto sono emersi i limiti attuali dell'infrastruttura blockchain. Limiti superati con il confronto continuo con gli sviluppatori della tecnologia influenzandone la roadmap di sviluppo. E proprio questo “co-sviluppo” è uno degli aspetti più interessanti e in qualche modo distintivi delle sperimentazioni di DLT e blockchain.

I nuovi cantieri

Resta il problema della Governance: in un’iniziativa distribuita, chi dovrebbe governare l’infrastruttura? «Il potere di prendere decisioni ed effettuare scelte - ha commentato la Attanasio - dovrebbe stare in un istituto collettivo e collegiale che governa l’infrastruttura». Di nuovo, quindi, l’azione di sistema. 

Prima, il lancio in produzione

Prima però bisogna dimostrare che il progetto Spunta ha dato i risultati auspicati, favorendo la continuazione della collaborazione di sistema. Per arrivare al “si può fare!”, il prossimo obiettivo importante restano le tre wave di migrazione (la prima avverrà entro il 30 novembre di quest’anno) che a maggio 2020 porterà il processo “spunta interbancaria su DLT” in produzione presso tutte le banche. Banche che, di fatto, si stanno già informando sulle mosse da intraprendere per prepararsi al nuovo scenario. È in corso un test, grazie a un simulatore dati, per mettere l’infrastruttura alla prova dei 200 milioni circa di movimenti che il processo di spunta genera ogni anno. Dimostrare la capacità di “reggere” i volumi reali dell’attività bancaria sarà il primo vero banco di prova per la DLT.