Il sito internet di DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, ha ottenuto la certificazione dei usabilità per più categorie di soggetti con disabilità visive, uditive, motorie e cognitive.
Come costruire un sito accessibile
Il percorso di certificazione è stato ottenuto con la consulenza di YEAH, ramo aziendale della Cooperativa sociale Quid di Verona. Il sito di DAS offre un elevato livello di leggibilità delle pagine senza interferenze visive e con un giusto bilanciamento di contrasto tra sfondo e testo in primo piano. Su ogni pagina è presente un link per saltare direttamente al contenuto principale e oltre al mouse è possibile navigare il sito anche con la tastiera, utilizzando le frecce e il pulsante tab. In particolare, per le persone non vedenti sono state adottate le regole di formattazione del testo, colore e contrasto in base agli standard di accessibilità riconosciuti a livello internazionale. In tutti gli elementi grafici è stato inoltre inserito un campo testuale che permette la navigazione anche agli utenti che utilizzano gli screen reader, una tecnologia che fa sì che il testo scritto venga riprodotto tramite sintesi vocale o attraverso un display braille.
«Siamo molto soddisfatti – spiega Roberto Grasso, general manager di DAS – di aver certificato il nostro sito secondo gli standard di accessibilità riconosciuti a livello europeo e applicati da YEAH a livello nazionale. La nostra mission è quella di garantire un equo accesso alla giustizia a tutti i cittadini e con questo progetto abbiamo voluto abbattere alcune barriere invisibili che non permettono a tutte le persone di accedere adeguatamente alle informazioni. Un’esperienza di navigazione facile, trasparente e utile a soddisfare le esigenze di ogni singolo utente è un ulteriore tassello al percorso di inclusione sociale che abbiamo iniziato ormai da 5 anni a sostegno di tutte le forme di disabilità».
Un nostro non-webinar per saperne di più
La normativa di riferimento in Italia, al momento, è la legge Stanca del 2004 (n. 4, "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici"), che riguarda il diritto costituzionale di tutti i cittadini all'accesso a servizi e informazioni nei siti web della P.A. Ma la normativa europea in questo ambito sta cambiando: ne abbiamo parlato nell'AziendaBanca Talk "Accessible Banking", disponibile gratuitamente on-demand a questo link