S&P Global Ratings lancia ESG Evaluation, un “parametro di riferimento” al servizio delle aziende per calcolare come i fattori ESG potrebbero influenzare l’operatività futura e i loro impatti finanziari.
I dati alla base dell’ESG Evaluation
ESG Evaluation si fonda su un’analisi qualitativa, basata sui dati delle performance ESG delle società e sulla loro capacità di essere preparate di fronte a rischi e alle opportunità future. I dati sono raccolti da diverse fonti: da S&P Global Ratings, Trucost e S&P Global Market Intelligence, dal Carbon Disclosure Project (CDP) e dagli incontri diretti con il senior management delle società.
"Profilo ESG" e "Preparazione"
La valutazione finale ESG è quindi il risultato di due componenti: "Profilo ESG" e "Preparazione". La prima si concentra sull’esposizione al rischio ESG di una società, determinata tramite l’ESG Risk Atlas di S&P Global Ratings (che mappa l'esposizione al rischio ESG di oltre 30 settori aziendali, tra cui il rischio di catastrofe naturale, la compliance a standard di corporate governance e alla regolamentazione ESG). La seconda componente, invece, valuta sia le capacità di anticipare i rischi ESG, sia quella di gestire le opportunità future legate al mondo della sostenibilità.
ESG Evaluation presto anche per le banche
Il benchmark è ora al servizio soprattutto di realtà corporate, compresi trasporti ed energia, sia negli USA sia a livello globale. Ma l’idea è estendere il servizio anche a banche, società di gestione del risparmio, sanità pubblica, compagnie assicurative etc.
«ESG Evaluation mira a fornire un nuovo benchmark di sostenibilità caratterizzato da un approccio olistico e predittivo – spiega Michael Wilkins, Managing Director e Responsabile Sustainable Finance di S&P Global Ratings. Grazie alla profonda conoscenza delle aziende e dei vari settori sviluppata dagli analisti di S&P Global Ratings a livello mondiale, ESG Evaluation offre un ampio quadro dell'impatto che i fattori ESG possono avere sulla sostenibilità futura di una società».