Al mercato piace la banca specializzata e digitale

Al mercato non bastano i ricavi: secondo un’analisi di Excellence Consulting sulle banche quotate, il rendimento azionario non dipende solo dal ROE, ma anche dall’adozione di un modello specializzato e/o digitale.

roe banche specializzate

La ricerca di Excellence Consulting ha analizzato i bilanci delle principali banche italiane. Le generaliste: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, UBI Banca, MPS, BPER Banca, Credem, Banca Popolare Sondrio, Creval, Banco Desio; le specializzate (banche reti di consulenti finanziari): Mediolanum, Fineco, Banca Generali, Azimut; e altre specializzate: Mediobanca, Banca Profilo, Banca Sistema, Banca Ifis, BFF Banking Group, Banca Finnat. E si potrebbe dire che il mercato finanziario italiano guarda alla visione strategica complessiva, al modello di business che le banche stanno adottando. La prima, fondamentale differenza è tra banche generaliste e specializzate.

La specializzazione premia

Secondo l’analisi di Excellence Consulting, l’indicatore P/BV (price/book value) delle banche reti di consulenti finanziarie è 9,5x quello delle banche generaliste, indipendentemente dall’andamento del ROE delle singole banche. Il best performer tra le specializzate, Fineco, considerando i valori medi a fine 2017, 2018, 2019 e primo semestre 2020, ha registrato un P/BV pari a 5,49, mentre il miglior risultato di P/BV delle banche generaliste, è quello di Intesa SanPaolo, che si ferma a 0,66. Questo anche se quest’ultima è stata capace di distribuire dividendi in misura largamente maggiore rispetto a tutte le altre banche, con i dividendi/prezzo di mercato al 2018 per ISP pari al 10,2% contro il 3,5% di Fineco.

price Book value banche italiane specializzate 2020

Ben diversi i numeri delle banche generaliste:

price book value banche italiane generaliste 2020

Conta anche la maturità digitale

Altra variabile importante: il livello di maturità digitale della banca, con alcune come Fineco o Banca Generali che, malgrado dividendi distribuiti non superiori rispetto ai loro competitor diretti (Mediolanum e Azimut), tuttavia riescono ad ottenere migliori valorizzazioni del mercato. Nonostante la pandemia, le banche reti di consulenti finanziari quotate in media sono riuscite a mantenere meglio il loro valore di mercato, che, fatto 100 il valore a gennaio 2018, hanno registrato un valore di 108 al primo semestre 2020, rispetto alle banche generaliste, che, fatto 100 il valore a gennaio 2018, hanno conseguito un valore di 60 al primo semestre 2020.

«Abbiamo cercato di fornire una nuova chiave di interpretazione degli effetti della crisi Covid-19 sulle banche – spiega Maurizio Primanni, CEO Excellence Consulting (nella foto di apertura) – cercando di uscire dalla “trappola del ROE”. Abbiamo evidenziato che non è solo questione di ROE. Abbiamo guardato al ritorno totale per gli azionisti delle banche quotate, il quale non dipende dal ROE, ma dai dividendi distribuiti e da come il mercato nel tempo valorizza ogni singola banca. Abbiamo scoperto che le banche specializzate godono di una migliore valorizzazione da parte del mercato, indipendentemente dai loro risultati specifici di ROE. Abbiamo inoltre verificato che le banche specializzate si sono dimostrate più resilienti rispetto agli effetti della crisi Covid-19, con in particolare alcune banche a maggiore vocazione digitale come Fineco e Banca Generali che sono riuscite a mantenere o addirittura migliorare la loro valorizzazione di mercato pur durante la fase più acuta della pandemia».

 

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