Banking: container e micro-service danno un’accelerata all’IT

Per rimanere competitivi gli istituti finanziari devono essere in grado di reagire sempre più rapidamente ai cambiamenti nelle esigenze di mercato e clienti. In questo scenario l’IT gioca un ruolo decisivo in tal senso perché deve essere estremamente flessibile e agile. 
Red Hat Finance

In questo ambito stanno emergendo tecnologie quali container e micro-service.

In virtù della natura sempre più competitiva del mercato, è evidente come gli istituti finanziari debbano lanciare nuovi prodotti e servizi in modo sempre più rapido ed efficace. È in aumento il numero di operatori non bancari che già offre servizi collegati ai pagamenti, all’industria del credito e alla consulenza sugli investimenti. Un trend destinato a continuare dato che la nuova Direttiva 2 europea sui servizi di pagamento (PSD2), che deve essere recepita dagli Stati Membri entro l’inizio del 2018, anticipa l’ulteriore espansione del settore dei pagamenti.

Tale Direttiva mira a creare un framework legale coerente nel mercato europeo dei pagamenti online e mobili, con un’attenzione anche allo sviluppo e all’utilizzo di tecnologie innovative per questa tipologia di pagamenti obbligando gli istituti finanziari ad aprire i servizi di transazione agli operatori non bancari, fornendo quindi a terzi un accesso ai conti tramite API (application programming interface).

Una maggiore concorrenza spingerà verosimilmente le banche a fidelizzare rapidamente i clienti con nuovi servizi e offerte. Tuttavia, le innovazioni nel settore bancario sono spesso rallentate dall’utilizzo di modelli IT tradizionali, che in fase di sviluppo si affidano al processo a cascata. Sempre più banche stanno tuttavia cominciando ad apportare cambiamenti per affidarsi a modalità di sviluppo più agili. Metodi e tecnologie quali i container e i micro-servizi stanno guadagnando terreno.

A causa della loro stessa natura, le applicazioni monolitiche raggiungono rapidamente il proprio limite quando si ragiona in termini di agilità. Anche se gli sviluppatori dovessero modificare una minuscola parte dell’applicazione, quest’ultima dovrebbe essere completamente testata di nuovo, con costi elevati. Tecnologie quali i container e le architetture tipo i micro-servizi consentono di svolgere in modo molto più flessibile questi processi di sviluppo.

I container e i micro-servizi Linux accelerano i processi IT

La tecnologia basata su container Linux offre un modello conveniente ed efficace per sviluppare e implementare rapidamente le applicazioni. In primo luogo, i container Linux semplificano l’impacchettamento del software, consentendo agli sviluppatori di raggruppare le applicazioni con le loro dipendenze di runtime ed eseguirle su host container compatibili. Questi ultimi sono rapidamente operativi e sono più portatili delle applicazioni tradizionali dato che ospitano l’intero ambiente applicativo. Possono anche facilitare il provisioning isolato ed efficiente di molteplici applicazioni in un unico sistema operativo host. In entrambi i casi, le risorse di sistema sono allocate nei container. Il kernel Linux è condiviso tra tutte le istanze presenti su un sistema, richiedendo una gestione minima.

Vantaggi quali agilità estrema e semplicità di gestione rendono le tecnologie basate su container ideali per un’ampia gamma di applicazioni, in particolare per quelle che constano di componenti e girano su architetture di micro-servizi.

A differenza delle architetture monolitiche, i micro-servizi si basano su servizi indipendenti e liberamente accoppiati, dotati di una funzionalità tecnica autonoma. Grazie al versioning dell’interfaccia si può escludere che i cambiamenti effettuati su un servizio influenzino la funzionalità o le caratteristiche di un altro servizio ed è possibile aggiornarli in modo più frequente e mirato senza dover effettuare l’update dell’intera applicazione. Sappiamo già dalla service-oriented architecture (SOA) che è più efficiente scambiare servizi più contenuti con interfacce definite. Anche la scalabilità è di gran lunga superiore rispetto alle architetture monolitiche, dato che è possibile scalare i servizi per far fronte alle esigenze contingenti.

Attualmente, le applicazioni basate su browser sono di frequente progettate come micro-service, come per esempio quelle di e-commerce o quelle di online e mobile banking. Non è corretto pensare che container e micro-service siano adatti solo alla progettazione di nuove applicazioni. Anche quelle esistenti possono essere trasferite, e molte altre ancora sono adatte al trasferimento più di quanto si possa pensare. Il processo di migrazione è per esempio molto semplice per le applicazioni Java.

Bimodale è di moda

Questi cambiamenti comportano che nell’IT in ambito bancario emergeranno due velocità differenti. L’infrastruttura IT bancaria tradizionale con il sistema di core banking rimarrà all’avanguardia. È progettata pensando a sicurezza e stabilità, alle quali viene data priorità a scapito della rapidità di implementazione di nuovi servizi e funzionalità. Per questa ragione, l’IT tradizionale deve essere integrato da un’infrastruttura che supporti implementazione e sviluppo rapidi e flessibili delle applicazioni.

Questa valutazione è condivisa da molti istituti di ricerca, tra cui Gartner (che sostiene “l’IT bimodale”), che ritengono che la maggior parte delle aziende si avvarrà presto di architetture IT basate su una combinazione di processi tradizionali e agili. Le applicazioni tradizionali scale-up con dati di importanza strategica vengono eseguite sull’infrastruttura IT operativa, mentre i modelli applicativi IT agili usano modelli applicativi scale-out che consentono di rispondere rapidamente alle nuove esigenze di business o alle rinnovate condizioni del framework.

Un modello IT che combina tradizione e innovazione permette agli utenti di implementare l’ambiente e la piattaforma IT più adatti ai differenti workload e requisiti di business, come per esempio server bare metal, ambienti di virtualizzazione scale-up classici o IaaS (Infrastructure as-a-Service) e PaaS in cloud privati, ibridi o privati.

Alla luce dell’attuale passaggio verso la digitalizzazione e dei cambiamenti dinamici nel mercato e nelle esigenze dei clienti, aspetti quali agilità, flessibilità e velocità sono fondamentali nell’IT. Da un punto di vista tecnologico, container e architetture di micro-servizi saranno inevitabili in futuro. E le banche dovranno aprirsi a questi sviluppi se intendono rimanere competitive.