Negli ultimi dieci anni, Bitcoin ha avuto una traiettoria di crescita notevole, attirando l'attenzione di molti investitori. Non si è trattato di un percorso lineare, anzi. Tutt'altro.
Dalla sua nascita, BTC ha attraversato diversi cicli di alti e bassi, ma il trend generale, di lungo periodo, è stato verso l'alto. Eventi come il 'halving', le notizie sulle regolamentazioni e gli sviluppi tecnologici hanno avuto un impatto significativo sul suo valore. I dati storici suggeriscono che, nonostante la volatilità a breve termine, Bitcoin ha dimostrato una capacità di crescita nel lungo periodo, rendendolo un asset interessante.
La normativa europea MiCAR e le riforme volute da Donald Trump negli Stati Uniti hanno contribuito a creare regole certe per i cryptoasset. E oggi investire in Bitcoin non è più considerato un tabù dalla maggioranza dei risparmiatori.
Implicazioni della volatilità per gli investitori
La volatilità è una caratteristica intrinseca di Bitcoin. Questo significa che il suo prezzo può cambiare rapidamente, sia verso l'alto che verso il basso. Per gli investitori, questa volatilità può rappresentare sia un'opportunità che un rischio. Chi è in grado di gestire queste fluttuazioni e di prevedere i movimenti del mercato può ottenere guadagni significativi. Tuttavia, è importante essere consapevoli che la volatilità comporta anche la possibilità di perdite rapide.
Comprendere e gestire questo aspetto è fondamentale per chiunque voglia investire in Bitcoin: servono nervi saldi.
Prospettive future e previsioni di prezzo
Sempre meglio prendere con le pinze qualunque previsione sul prezzo dei criptoasset. La speculazione è ancora molto forte e c'è sempre chi cerca di portare acqua al proprio mulino, spargendo notizie su un determinato asset per gonfiarne il valore e poi venderlo al momento giusto, scaricando le perdite su chi ha creduto al gossip finanziario. Il classico "Pump and Dump".
Guardando indietro, Bitcoin ha avuto una storia di crescita notevole, anche se con momenti di forte instabilità. E una costante è che le previsioni sull'andamento del suo valore sono spesso state disattese: vale sia per quelle ottimistiche sia per quelle pessimistiche. Perché, bisogna riconoscerlo: Bitcoin è stato dato per morto per decine e decine di volte. Ma ha dimostrato una resilienza incredibile, sopravvivendo e poi prosperando nonostante le avversità.
Inoltre, nonostante le aperture in Unione Europea, Stati Uniti e altri mercati, il quadro normativo è ancora in evoluzione in molte parti del mondo. Le decisioni dei governi e delle autorità di regolamentazione possono avere un impatto notevole sul prezzo e sull'adozione di Bitcoin.
Ma quanto investire in Bitcoin?
Molti fondamentalisti cripto, compresi i "cripto maximalists", puntano tutto su Bitcoin o altri criptoasset. Investono letteralmente tutti i loro risparmi. Ovviamente, è un comportamento che va sconsigliato, perché espone a un rischio eccessivo, soprattutto nel breve termine. La volatilità di BTC potrebbe esporti a perdite teoriche difficili da tollerare. E, soprattutto, in caso di emergenze potresti dover dover liquidare i tuoi asset per far fronte alle spese impreviste, perdendoci.
Perché il 2% del portafoglio
Il mondo della finanza tradizionale ha accolto i criptoasset a braccia aperte. Non come unico investimento, però, bensì come una asset class all'interno di una strategia più ampia e bilanciata. La parola chiave è "diversificazione". Secondo Dovile Silenskyte, Director, Digital Assets Research di WisdomTree
Il bitcoin non è più una scommessa marginale. Gli asset digitali rappresentano l'1,7% del portafoglio globale quotato, confermando il loro ingresso nel mondo delle asset class istituzionali. Il solo bitcoin rappresenta il 56% della capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute, rafforzando il suo status di asset di riferimento nei mercati digitali. La vera domanda per gli investitori non è più se il bitcoin debba essere incluso in un portafoglio, ma quanto allocare.
E la risposta è: il 2%. La giusta quantità, scrive Silenskyte, per ottenere un alto rendimento aggiungendo poca volatilità al portafoglio. Il cosiddetto "information ratio" che ne deriva è pari a 0,97 (i dati si riferiscono agli ultimi anni) ed è un risultato ritenuto eccellente. Il Bitcoin, poi, risulta a bassa correlazione rispetto ad azioni e obbligazioni.
Inoltre, una quota del 2% intacca poco un portafoglio di investimenti ben bilanciato. Nel criptoinverno del 2017-2018, ad esempio, Bitcoin ha perso oltre l'83%, ma l'impatto su un portafoglio con il 2% di BTC sarebbe stato di appena il 2,83%. Nulla di catastrofico, insomma. In cambio si riceve invece un rendimento extra nei momenti in cui le criptovalute tornano a salire.
Serve una roadmap
Questo non vuol dire che Silenskyte sottovaluti la volatilità. Anzi. Suggerisce a chi vuole investire in BTC di dotarsi di una "roadmap disciplinata" che includa strategie di ribilanciamento periodico, stress test e monitoraggio costante. In parole povere, tenere d'occhio i propri Bitcoin per cogliere eventuali cambiamenti negativi, ad esempio nell'ambito della normativa.
Strategie di Investimento
Quando si pensa a come investire in Bitcoin, ci sono diversi approcci da considerare, ognuno con i suoi pro e contro. La scelta più diretta è spesso la compravendita di asset digitali, che significa comprare Bitcoin sperando che il suo valore aumenti per poi rivenderlo. Per fare questo, si usano le piattaforme chiamate exchange. Una volta acquistate, le criptovalute si possono tenere sull'exchange stesso o spostarle su un wallet personale, che ti dà più controllo. Questo metodo è buono se pensi di tenere Bitcoin per un po' e non vuoi stare a guardare il mercato ogni giorno. Però, devi sapere che il valore di Bitcoin può cambiare molto, anche in poco tempo. Inoltre, la sicurezza degli exchange non è sempre perfetta; ci sono stati casi di attacchi hacker o fallimenti di piattaforme, quindi è importante usare tutte le precauzioni possibili.
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Un altro modo per entrare nel mercato è tramite i Contratti per Differenza (CFD). Con i CFD, non possiedi direttamente la criptovaluta, ma speculi sul suo movimento di prezzo. Questo può essere interessante perché spesso si può usare la leva finanziaria, che ti permette di controllare una posizione più grande con un capitale minore. Però, la leva amplifica sia i potenziali guadagni che le potenziali perdite, quindi è una strada che richiede molta attenzione e consapevolezza dei rischi. Per chi si avvicina per la prima volta, è fondamentale scegliere piattaforme che siano affidabili e sicure, dove sia facile registrarsi e depositare fondi. La formazione è un altro aspetto da non trascurare; capire come funzionano questi mercati e quali sono i rischi ti aiuterà a prendere decisioni più informate.
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Valutare i rischi e le potenziali ricompense
Investire in Bitcoin, come in qualsiasi asset finanziario, presenta un quadro di potenziali guadagni e rischi da considerare attentamente. Da un lato, il potenziale di rendimento può essere notevole. La storia di Bitcoin è costellata di periodi di crescita esponenziale, alimentata dall'adozione crescente e dalla sua natura di riserva di valore digitale. Molti analisti prevedono che questa tendenza possa continuare, specialmente con l'aumento dell'interesse istituzionale e l'integrazione di Bitcoin in vari sistemi finanziari.
Tuttavia, è fondamentale non sottovalutare la volatilità intrinseca del mercato delle criptovalute. I prezzi possono subire oscillazioni rapide e significative in brevi periodi, influenzati da notizie, regolamentazioni o sentiment di mercato. Questo significa che, sebbene i guadagni possano essere elevati, anche le perdite possono esserlo altrettanto.
È importante ricordare che nel primo semestre del 2025, il crimine legato alle criptovalute ha visto un aumento, con miliardi di dollari rubati, evidenziando la necessità di strategie di sicurezza robuste per combattere il crimine. Inoltre, l'impatto delle normative governative e delle decisioni politiche può influenzare notevolmente il valore di Bitcoin, creando incertezza per gli investitori. Una strategia di investimento ben ponderata, che includa la diversificazione e una chiara comprensione del proprio profilo di rischio, è essenziale per navigare in questo mercato dinamico.