Banche e digitale. L’open banking in cima alle priorità

ABI Lab Rapporto 2019

Open banking, infrastrutture, mobile e data governance guidano la classifica delle priorità di investimento hi-tech per il 2019 nel banking italiano. Sulla spinta di un budget ICT stabile o in aumento per quasi 9 istituti su 10 (l’88,5%).

In crescita il budget ICT

A dirlo è l’ultimo Rapporto ABI Lab, svolto su un campione di 26 banche e outsourcer interbancari di diverse dimensioni. Che ci parla, per l’esattezza, di un budget in aumento per la metà degli intervistati e di risorse stabili per il 38,5%. Ovviamente sono gli istituti più grandi (con un totale attivo sopra i 30 miliardi di euro) a fare la parte del leone, tanto che il 54,5% di loro prevede un budget in crescita del 5% rispetto allo scorso anno. Le banche più piccole però tengono: il 18,2% si attende un budget in aumento allo stesso ritmo.

Le priorità ICT 2019: dall’open banking…

Del resto, come ribadito più volte nel corso dell’ABI Lab 2019, l’innovazione costa. Soprattutto se parliamo di nuove frontiere come l’open banking: una priorità di investimento per il 69% del campione e per le banche di maggiori dimensioni in particolare (l’82%, vs. il 45% delle più piccole). Come ha raccontato Romano Stasi, Segretario Generale ABI Lab, il 67% delle banche ha del resto già avviato partnership con le FinTech, sulla spinta della PSD2 e dei vantaggi delle API.

…alle infrastrutture e al mobile…

Non si può però parlare di API senza prima rinnovare i sistemi di core banking, adeguando le infrastrutture IT: non è un caso se il 65% degli intervistati lo indica come priorità di investimento. Con un interesse più forte tre le banche più piccole (73%, vs. 45% delle banche più grandi). I nuovi sistemi IT serviranno poi per spingere in primis il mobile banking (priorità per il 65% del totale).

…fino alla data governance e alla sicurezza

Tra le priorità troviamo poi la data governance: il 62% del campione investirà nel miglioramento della gestione dei dati, con un occhio per la compliance normativa e in particolare per il GDPR. E di conseguenza per la sicurezza: il 58% delle banche intervistate guarda alla protezione dei canali remoti (identità e accessi) e al cyber risk management. Tra le altre priorità di investimento infine lo sviluppo del digital onboarding (urgenza per il 50% del campione) e il potenziamento dell’internet banking (anche qui per il 50%).

RPA e AI: la sperimentazione continua

L’RPA è invece indicata come priorità di investimento “solo” dal 46% degli intervistati. Anche se ancora si investe "poco" però le sperimentazioni continuano. Anzi, l’automazione dei processi, obiettivo dei progetti in ambito AI, cognitive computing, machine learning e natural language processing, è in cima alla priorità in ambito ricerca e innovazione. È così per il 65% degli intervistati, già a buon punto con chat, chatbot, virtual assistant e robo advisor.

Dall’Agile alla DLT: le altre priorità nell’R&D

Si continua a lavorare in ambito ricerca e sviluppo poi verso nuovi paradigmi di IT governance: l’Agile, insieme ai modelli Devops e Sviluppo Continuo, sono una priorità in questo senso per il 54% del campione. Segue l’attenzione sul fronte big data e open data, sulla mitigazione del rischio cyber, sullo sviluppo di piattaforme API e open banking e sulla co-creation con le FinTech (46%). Oltre che sulla blockchain (una priorità in ambito R&D sempre per il 46% degli intervistati).