ProFamily punta sull’intelligence creditizia
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ProFamily, società creditizia del Gruppo BPM, si è affidata alle soluzioni di Experian per accrescere le proprie quote di mercato contenendo rischi e tassi di rifiuto, attraverso innovazione, automazione delle decisioni e intelligence creditizia
Puntare sull’informazione creditizia e su una strategia multi bureau (accesso a più sistemi esterni di informazioni creditizie) per crescere, contendendo i tassi di rifiuto. ProFamily, società che opera nel mondo del credito alle famiglie del Gruppo Banca Popolare di Milano, si è affidata alle soluzioni di Experian per guadagnare nuove quote di mercato senza accrescere i rischi.
Scorecard, ovvero valutazioni basate su dati interni del Gruppo BPM, sono state affiancate in fase di accettazione delle domande di finanziamento ai sistemi decisionali già presenti, per valutare il merito creditizio dei richiedenti: in questo modo ProFamily ha innovato i processi lungo l’intero ciclo del credito, dall’accettazione delle domande di finanziamento alla prevenzione delle frodi, sino al monitoraggio dei crediti in essere.
Fin dalla fase di start up, avvenuta nel 2009, ProFamily ha raggiunto i target di rischiosità prefissati, grazie alla maggiore predittività delle valutazioni (score) fornite e al forte grado di automazione delle decisioni: quest’ultimo, difatti, ha ormai raggiunto il 70% per quanto riguarda l’automazione del “finalizzato small ticket” (credito al consumo, per l’acquisto di specifici beni e servizi di importo medio-basso), e raggiunge una quota significativa (20%) anche sui prestiti personali.
“Si è scelto da subito di puntare forte sull’informazione creditizia e su una strategia multi bureau come driver di crescita, afferma Francesco Ricchezza, Responsabile Credito di ProFamily. I fatti ci hanno dato ragione: oggi il nostro tasso medio di accettazione, senza pregiudicare i target di rischio, è ampiamente superiore a quello dei nostri competitor, è pari all’80%. La crescente automazione delle decisioni, basata sull’incrocio dei dati di più fonti e sull’utilizzo di strumenti di analisi sempre più sofisticati e predittivi, ci ha permesso di guadagnare quote di mercato mantenendo fede alla nostra missione: fare credito in modo genuino e responsabile”.
Scorecard, ovvero valutazioni basate su dati interni del Gruppo BPM, sono state affiancate in fase di accettazione delle domande di finanziamento ai sistemi decisionali già presenti, per valutare il merito creditizio dei richiedenti: in questo modo ProFamily ha innovato i processi lungo l’intero ciclo del credito, dall’accettazione delle domande di finanziamento alla prevenzione delle frodi, sino al monitoraggio dei crediti in essere.
Fin dalla fase di start up, avvenuta nel 2009, ProFamily ha raggiunto i target di rischiosità prefissati, grazie alla maggiore predittività delle valutazioni (score) fornite e al forte grado di automazione delle decisioni: quest’ultimo, difatti, ha ormai raggiunto il 70% per quanto riguarda l’automazione del “finalizzato small ticket” (credito al consumo, per l’acquisto di specifici beni e servizi di importo medio-basso), e raggiunge una quota significativa (20%) anche sui prestiti personali.
“Si è scelto da subito di puntare forte sull’informazione creditizia e su una strategia multi bureau come driver di crescita, afferma Francesco Ricchezza, Responsabile Credito di ProFamily. I fatti ci hanno dato ragione: oggi il nostro tasso medio di accettazione, senza pregiudicare i target di rischio, è ampiamente superiore a quello dei nostri competitor, è pari all’80%. La crescente automazione delle decisioni, basata sull’incrocio dei dati di più fonti e sull’utilizzo di strumenti di analisi sempre più sofisticati e predittivi, ci ha permesso di guadagnare quote di mercato mantenendo fede alla nostra missione: fare credito in modo genuino e responsabile”.
Image: FreeDigitalPhotos.net