Mintos banner 728x90

Private banking. Raggiunta quota 763 miliardi di masse

Private banking Aipb

Cresce ancora il private banking italiano. Il settore ha raggiunto nel 2016 763 miliardi di euro di masse gestite, con una crescita del 5% rispetto al 2015. Lo rivelano i dati di AIPB.

La gestione delle masse

L’aumento delle masse è accompagnato da un incremento dei flussi in entrata (+5,4%) e dei professionisti del settore: i private banker sono cresciuti a doppia cifra rispetto al 2015 (+10,6%). La maggior parte delle masse private (il 49%) è gestito attraverso un servizio di consulenza non a pagamento. Il 18% è affidato invece a servizi di gestione patrimoniale e il 12% a una consulenza a pagamento. Solo il 10% è legato a servizi di execution only, mentre il restante 11% è connesso con il servizio di deposito e custodia.

L’asset mix del private banking

Quali sono gli strumenti preferiti dai private banker? In media il 23,7% delle masse è investito in fondi comuni di investimento, il 17,5% in gestioni patrimoniali, il 16,7% in prodotti assicurativi, il 13,5% in liquidità, l’8,7% in titoli di stato, il 7,9% in azioni, il 7,5% in obbligazioni non bancarie, il 2,1% in obbligazioni bancarie e lo 0,6% in ETF.

L’identikit dei clienti private

La maggior parte della clientela private (il 62%) possiede un patrimonio che arriva fino ai 5 milioni di euro. Il restante 38% supera invece i 5 milioni: il 12,3% possiede più di 50 milioni, il 15,2% ha in mano tra i 10 e 50 milioni, mentre il 10,9% possiede tra i 5 e i 10 milioni. Tra questi superricchi un capo famiglia su cinque è imprenditore o libero professionista e nel 53% dei casi ha più di 65 anni.

Il private lombardo in testa

Dove è invece più attivo il private banking? La Lombardia è la regione prima in classifica con la maggiore quota di asset sul totale (il 33,2%), seguita da Emilia Romagna (12,2%), Piemonte (10,9%), Lazio (10,4%) e Veneto (8,8%).