PayLab VII. Portafogli aperti: è l’ora del wallet

È l’anno dei borsellini elettronici. Tra telco e circuiti, il 2014 vedrà nascere diversi wallet capaci di ospitare sugli smartphone più carte virtualizzate, integrare servizi aggiuntivi, come il ticketing, e soprattutto in grado di dare quella marcia in più alla diffusione della tecnologia NFC grazie a una serie di servizi ancillari alla tradizionale transazione: couponing, loyalty, cash back. Funzionalità che non rappresenteranno un semplice add-on per i proximity payments ma una reale occasione di revenues incrementali per tutti gli operatori del settore, a partire dai merchant: se ne è parlato al VII PayLab, organizzato da AziendaBanca e Ingenico Italia.

Il contactless si fa strada grazie al mobile

Roberta Zurlo VodafoneIl primo wallet NFC italiano è stato quello di Vodafone, che il 30 aprile ha iniziato ad attivare migliaia di borsellini elettronici potendo contare sulla virtualizzazione della carta prepagata “di casa”, creata insieme a MasterCard e CartaSi, e che ha richiesto alla telco la distribuzione di oltre 200mila SIM NFC. Un importante investimento, soprattutto se si guarda al costo delle SIM abilitate a questa nuova tecnologia, cinque volte quello delle SIM tradizionali, cui si aggiunge anche quello della infrastruttura per la virtualizzazione. «A oggi sono 500mila le carte SmartPass attive e migliaia di clienti stanno richiedendo la virtualizzazione della propria carta direttamente sulla SIM per utilizzare la app dedicata al borsellino elettronico – racconta Roberta Zurlo, Business Development Manager, Mobile Commerce & Third Parties di Vodafone Italia. Il processo è semplice e veloce: difatti, non viene richiesta la sottoscrizione di un nuovo contratto, né il cliente ha la necessità di entrare in un punto vendita, in quanto basta avere una carta prepagata SmartPass, uno smartphone e una SIM abilitati all’NFC e compatibili con il Vodafone Wallet per ottenere, su richiesta, l’attivazione del wallet e quindi la virtualizzazione della carta sulla SIM».

A oggi sono 500mila le carte SmartPass attive e migliaia di clienti stanno richiedendo la virtualizzazione della propria carta

Modalità di pagamento a confronto

Dopo le esperienze e i lanci condotti in Spagna, Germania e Olanda il wallet di Vodafone è quindi giunto anche sul nostro mercato ma con caratteristiche leggermente differenti almeno per quanto riguarda la modalità di avvio del pagamento. «I principali issuer italiani hanno espresso la volontà di lanciare la modalità “Manual only” per rendere il cliente più consapevole della nuova tecnologia e farlo sentire in controllo della stessa. Ovviamente noi siamo desiderosi quanto prima di poter offrire ai nostri clienti anche la possibilità di pagare in “authomatic mode” (tap and go), ovvero dove al cliente basta avvicinare il telefono al POS per completare il pagamento; con quest’ultima modalità saremmo davvero giunti a una esperienza di acquisto più semplice rispetto all’utilizzo del portafoglio di oggi e quindi potremmo contare in una adoption di scala – precisa Zurlo. Tuttavia la modalità italiana nasconde una strategia ben precisa, tesa a trasmettere nei clienti maggiore sensazione di sicurezza e controllo nell’uso dei mobile proximity payments».

La modalità di pagamento mobile italiana nasconde una strategia ben precisa, tesa a trasmettere nei clienti maggiore sensazione di sicurezza e controllo nell’uso dei mobile proximity payments

La telco ospita le banche

Margherita Miali, Responsabile Progetto NFC e Mobile Payment di Telecom ItaliaEntro l’estate il borsellino elettronico di Vodafone ospiterà anche altre carte virtualizzate appartenenti a diversi istituti bancari, secondo quell’approccio di ecosistema che anche Telecom Italia Mobile sta già percorrendo con l’annuncio del prossimo lancio del wallet targato TIM. «Le carte emesse dalle banche saranno ospitate sul TIM wallet, stiamo per partire con la prima banca ed entro l’estate coroneremo il progetto con l’inserimento della carta co-branded realizzata insieme a Visa e Intesa Sanpaolo, così da proseguire quel filone di sperimentazione mobile inaugurato anni fa proprio con questo istituto bancario – precisa Margherita Miali, Responsabile Progetto NFC e Mobile Payment di Telecom Italia. Si parte mettendo a disposizione dei consumatori i servizi di pagamento, ma presto saranno integrati nel wallet anche i servizi di ticketing: inizieremo con la virtualizzazione e l’acquisto dei biglietti dell’Expo, di cui Telecom è Official Global Partner, ma abbiamo anche in progetto di semplificare ulteriormente l’esperienza di acquisto via mobile ospitando sul nostro borsellino anche i biglietti dei mezzi pubblici».

Presto saranno integrati nel wallet anche i servizi di ticketing: inizieremo con la virtualizzazione e l’acquisto dei biglietti dell’Expo, di cui Telecom è Official Global Partner

Il ticketing e gli e-payment diventeranno una consuetudine

Massimo Bellossi, Direzione Sistemi di Bigliettazione e Rete di Vendita di ATMIl vicino orizzonte dell’Expo 2015, con il progetto di rendere Milano una “smart city”, offre alle aziende del trasporto pubblico locale una opportunità per mettere in campo l’innovazione e tramutare i pagamenti elettronici in una abitudine. «Di fatto, sono già centinaia di migliaia le transazioni con carta che riguardano l’acquisto dei biglietti e la ricarica degli abbonamenti per il trasporto locale – commenta Massimo Bellossi, Direzione Sistemi di Bigliettazione e Rete di Vendita di ATM – e il ticketing via NFC è da tempo in sperimentazione presso ATM, prima con TIM e poi con Poste Mobile: grazie alla massiccia diffusione delle SIM abilitate alla nuova tecnologia, quindi, non rimane altro che unificare le piattaforme offerte dalle telco per rendere i micropagamenti una abitudine e offrire ai consumatori un servizio continuativo, capace di garantire efficienza anche dopo il palco di prova dell’Expo».

Sono già centinaia di migliaia le transazioni con carta che riguardano l’acquisto dei biglietti e la ricarica degli abbonamenti per il trasporto locale

M-payment, in Italia non si fallirà

Nicola Cordone, Senior Vice President di SIADopotutto, si tratta di progetti che coinvolgono una ricca e distinta serie di interlocutori, telco, service provider, banche, etc., che hanno dovuto trovare accordi one to one per portare avanti iniziative che risultassero vincenti. «In Italia, grazie alla collaborazione tra diversi attori del mercato, è stato possibile creare un ecosistema per i pagamenti NFC che ha visto il lancio di 8 progetti pilota nel corso degli ultimi 20 mesi fino al recente roll out commerciale di Vodafone con Smartpass, a cui si aggiungeranno a breve altre banche e telco, come ad esempio TIM – sottolinea Nicola Cordone, Senior Vice President di SIA. Tutto ciò consentirà al cittadino di caricare le carte del proprio istituto di credito sulla SIM del proprio operatore telefonico ed effettuare transazioni contactless sia in Italia che all’estero senza la necessità di digitare il PIN sotto i 25 euro. In altri Paesi europei si è tentato di creare questa collaborazione tra mondo bancario e mondo telco senza successo, cosa che da noi è già realtà e rappresenta quindi un’eccellenza tutta italiana».

In altri Paesi europei si è tentato di creare questa collaborazione tra mondo bancario e mondo telco senza successo, cosa che da noi è già realtà e rappresenta quindi un’eccellenza tutta italiana

Le alternative: sticker e HCE

Tuttavia, non si ha quasi il tempo di testare sul campo una innovazione che la tecnologia già fa un passo avanti e guarda al futuro e alle alternative: dallo sticker offerto da Vodafone in Spagna, compatibile sia con iOS sia con Android e quindi capace di portare i proximity payments oltre la SIM e il sistema operativo, fino all’Host Card Emulation (HCE), ovvero la possibilità di virtualizzare nel cloud i servizi di identificazione sicura che normalmente sono ospitati sul secure element della SIM e per cui sono in corso tavoli specifici di studio da parte della GSMA, così da valutare pro e contro di questa nuova tecnologia. «Con la consapevolezza di mettere in discussione il rapporto tra banche e telco che si è andato a costruire fino a oggi – aggiunge Steffanini. Sicuramente è una tecnologia da studiare approfonditamente, per capire al meglio i benefici che può portare all’ecosistema dei pagamenti». Ed è Paola Squarcia, Responsabile del progetto Mobile Payment di BNLproprio verso questa nuova tecnologia che BNL BNP Paribas, forte dello sguardo internazionale della Capogruppo estera, sta già guardando. «L’NFC è una tecnologia matura per BNP Paribas che, grazie a una prospettiva internazionale, ci coinvolge nelle analisi di nuove soluzioni – dichiara Paola Squarcia, Responsabile del progetto Mobile Payment di BNL. Per questo motivo stiamo valutando anche con i circuiti le potenzialità dell’Host Card Emulation e nel frattempo lanceremo il nostro wallet di pagamento portando avanti l’accordo stretto con SIA, TIM e Vodafone». «Nessuna strada deve essere preclusa, anche perché il rischio, ancora una volta, è che le banche rimangano indietro, sottovalutando la nuova tecnologia e soffrendo una disintermediazione dal mondo dei pagamenti – sottolinea Maurizio Manzotti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Setefi, società del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il pericolo è che qualche altro vendor, non bancario, porti avanti questi progetti anticipandoci. Inoltre, trattandosi di modelli non gestiti direttamente dagli istituti di credito, in quanto i servizi sono virtualizzati nella nuvola, ci ritroveremmo ad affidarci a qualche operatore che potrebbe decidere di escluderci».

Il P2P di CartaSi

DeCobelli CartaSi PayLabVIIMa è proprio guardando alle iniziative messe in campo dagli Over The Top che ora anche gli operatori più tradizionali, come CartaSi, non escludono la proposizione ai nuovi clienti di servizi innovativi, partendo dallo scambio di denaro in modalità peer to peer. Con un obiettivo ben preciso: colmare il gap del mercato bancario e offrire servizi più appealing per l’utente. «Oltre all’e-wallet di CartaSi che verrà lanciato presto sul mercato e dove potranno essere inserite tutte le carte emesse da CartaSi, e non solo, e sarà utilizzabile sia per pagamenti online che in fisicità, a giugno, in collaborazione con la Capogruppo ICBPI, verrà reso disponibile il servizio P2P – annuncia de Cobelli. Un servizio che in Italia non offre ancora nessuno, e che fa perno sulla possibilità di scambiare denaro tramite un codice IBAN con immediatezza e in totale sicurezza per il consumatore».

Il coupon: specializzato o trasversale?

Le revenues incrementali rappresentano quella marcia in più in grado di rendere i nuovi pagamenti elettronici ancora più attraenti, sia per gli operatori coinvolti, sia per i commercianti che hanno la possibilità di utilizzare la costellazione di servizi che orbitano attorno ai wallet di pagamento per attirare clienti e aumentare la loro fedeltà Andrea Keller, Amministratore Delegato di Edenred Italiaattraverso coupon e programmi di loyalty. Il couponing è una delle opportunità di mercato offerte dalla tecnologia NFC che, forte delle esperienze concrete messe in campo nell’ultimo anno, si trova tuttavia a un bivio: seguire la strada della specializzazione, ovvero «personalizzare il coupon per una determinata categoria di commercianti, ad esempio solo per la ristorazione – spiega Andrea Keller, Amministratore Delegato di Edenred Italia – oppure, puntare su un universo trasversale e rendere quindi il coupon adatto a qualunque distribuzione, dalla GDO ai retailer». Due approcci totalmente differenti che rispecchiano, però, la domanda proveniente dal mercato, come chiarisce Keller, «desideroso da un lato di una forte personalizzazione dei servizi offerti e, dall’altro, di trasformare la transazione, vista come una commodity, in un servizio capace di portare valore. Si impone un approccio di business che richiede di guardare in modo innovativo al mercato, integrando al meglio i modelli di business che oggi le banche e le telco propongono con i wallet. Integrando in essi servizi di loyalty o couponing facili da fruire per gli utenti, i commercianti potranno sfruttare fino in fondo le potenzialità offerte dai POS di ultima generazione».

Si impone un approccio di business che guarda in modo innovativo al mercato, integrando i modelli di business che oggi le banche e le telco propongono con i wallet, integrando in essi servizi di loyalty o couponing facili da fruire per gli utenti, i commercianti potranno sfruttare fino in fondo le potenzialità offerte dai POS di ultima generazione

I programmi di loyalty conquistano la fiducia dei consumatori

Simonetta QUIGroup PayLabVIIAllora, se l’evoluzione del mercato va oltre i servizi finanziari integrando sui POS funzionalità e servizi che premiano la fedeltà dei clienti e che portano ai commercianti ulteriori profitti, l’esperienza di acquisto diventa la chiave di volta capace di favorire la diffusione dei mobile payments (o, al contrario, decretarne l’insuccesso). «Ci stiamo muovendo verso una società digitale che ci richiede di andare oltre la migrazione del solo servizio di pagamento – precisa Pier Luigi Simonetta, Founder e CEO di Paybay, Digital Company di Qui! Group – e per erodere la porzione di mercato occupata dagli Over The Top dobbiamo ragionare su come migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti e sulla necessità di offrire ai merchant sistemi di couponing, loyalty e ticketing che possano incrementare le loro revenues, continuando a puntare sulla ondata di evoluzione offerta dal mobile».

 

Una nuova proposition, dove issuer e acquirer devono collaborare per garantire la massima interoperabilità ma in cui diventa fondamentale anche dotarsi di strumenti che sappiano gestire tutti i dati, anche non strutturati, che ogni transazione può offrire riguardo alla clientela. «Proprio per rendere efficienti i pagamenti elettronici, tre anni fa abbiamo creato un dipartimento di R&D, con 150 ricercatori, che ci ha permesso di costruire un sistema di loyalty cash back per Poste Italiane, “Sconti BancoPosta”, che in due anni e mezzo ha restituito oltre 30 milioni di euro ai clienti Poste Italiane che hanno effettuato pagamenti con carte Poste nel circuito di Sconti, visualizzabile sull’app dedicata Sconti BancoPosta – conclude Simonetta. Un successo che conferma quanto sia importante offrire un beneficio ulteriore al pagamento, sfruttando anche i dati sulle transazioni e conquistando anche la fiducia dei clienti, disponibili a comunicare la propria posizione tramite smartphone per ottenere promozioni e benefit vari, come cash back e coupon, purché il tutto sia realizzato in modo immediato e semplice».