Compartecipazione, Mutualità e una nuova Governance. Sono i tre pilastri del “Progetto” per la trasformazione di Banca Popolare di Milano: il Consiglio di Gestione ha infatti dato il via ai lavori di analisi e di definizione del percorso che porterà la BPM a diventare una società per azioni salvaguardando i principi di cooperazione e mutualità.
Il cambiamento comprenderà la Compartecipazione dei dipendenti ai risultati della banca attraverso l’assegnazione di azioni della banca rappresentative di una partecipazione rilevante: i dipendenti, nel complesso, saranno così il primo azionista della banca. Verrà poi eliminata la previsione statutaria dell’articolo 60 che riserva il 5% dell’utile lordo ai dipendenti in servizio.
Il pilastro della Mutualità prevede la costituzione di una fondazione che presterà servizio socio-assistenziali alle famiglie di dipendenti ed ex dipendenti in quiescenza, oltre a incentivi mediante la formazione scolastica e borse di studio per i figli meritevoli di dipendenti ed ex dipendenti in quiescenza. Questa Fondazione BPM potrebbe ricevere dalla banca una dotazione patrimoniale iniziale oltre, forse, a un contributo annuale: la Fondazione BPM potrebbe avere il diritto di nominare alcuni componenti del Consiglio di Sorveglianza.
La trasformazione della banca in società per azioni è la novità (annunciata da tempo) sul fronte della Governance: anche gli organi societari verranno rimodulati, riducendo il numero dei Consiglieri del Consiglio di Sorveglianza e aumentando il numero dei componenti del Consiglio di Gestione. In vista anche l’adozione di iniziative idonee per garantire la solidità dei ratio patrimoniali della banca.
Il Progetto verrà ora sottoposto a un percorso di approfondimento: l’Assemblea dei Soci potrebbe essere convocata per deliberare entro l’estate del 2013 sulle diverse proposte.