PayLab VIII: sui mezzi pubblici basta una app

Se i proximity payments sembrano rappresentare il baluardo di questo nuovo mondo dei pagamenti, forti di un supporto, lo smartphone, oggi nelle mani della maggioranza degli italiani, nuove iniziative come il ticketing potrebbero educare ancora meglio i cittadini all’uso dei pagamenti in prossimità: virtualizzando sul cellulare i biglietti dei mezzi urbani, come fatto da ATM, l’azienda di trasporti milanese.

PayLab8 ATM BellossiPer rendere quotidiana l’esperienza di pagamenti senza contatto. «Con oltre 2.000 rivendite distribuite sul territorio e 550 distributori automatici non riusciamo a raggiungere tutta la potenziale clientela – precisa Massimo Bellossi, Direzione Sistemi di Bigliettazione e Rete di Vendita di ATM – e quindi negli anni abbiamo lavorato su più fronti per attivare gli abbonamenti dai totem e da tutti i parcometri di Milano. Dopo varie sperimentazioni con TIM, ora abbiamo stretto un accordo con Poste Italiane per sfruttare una SIM NFC Poste e una app per acquistare e caricare l’abbonamento sul telefonino. I viaggiatori non devono quindi fare altro che avvicinare il proprio smartphone NFC ai tornelli per convalidare l’abbonamento ed entrare in metropolitana. Inoltre, di mese in mese, cresce l’utilizzo delle carte bancarie sui distributori automatici e a breve anche tutte le rivendite in metropolitana avranno un POS».

Acquisti in-app e credito telefonico

PayLab8 H3G ErminiNon solo, nell’era mobile gli acquisti in-app spopolano e trovano applicazione anche nel ticketing. «Oltre ad aver creato una app dove è possibile consultare una serie di servizi informativi (percorsi, orari, stato delle linee, etc.) è possibile acquistare i biglietti direttamente dalla applicazione, tramite carte di credito e PayPal – prosegue Bellossi. Naturalmente, è necessario ristampare il biglietto ai distributori automatici per utilizzarlo in metropolitana, mentre nelle linee di superficie la validità è a vista». Utilizza il credito telefonico anche la app creata da H3G per l’acquisto dei biglietti per i mezzi pubblici già attivo in diverse città italiane: da Treviso a Brescia, passando per Genova e Firenze, fino a Bari e Siracusa. «Basta selezionare all’interno della app la tipologia di biglietto che si vuole acquistare prima di salire sui mezzi – spiega Michele Ermini, Project Manager di H3G – e acquistare il biglietto con un SMS: in pochi istanti, il cliente riceverà via SMS un biglietto elettronico già obliterato, con l’indicazione dell’orario di emissione, il periodo di validità e il costo. Inoltre, abbiamo pensato di creare per la nostra app una interfaccia applicativa ad hoc che si sposerà anche con il ticketing NFC, abilitando i pagamenti con carta di credito, e che potrà facilmente trovare posto anche in un wallet».

PayLab 8: Nuova vita all'IBAN

PayLab8 SIA Boni GabrieleIn un contesto di innovazione ed evoluzione per il mondo dei pagamenti, anche il Peer-to-Peer, prerogativa degli Over The Top, conquista il mercato italiano. Sul finire del 2014, infatti, ben due realtà, CartaSi e SIA, hanno annunciato il lancio del loro servizio di trasferimento di denaro in real time tra utenti privati: applicazioni che hanno dato una rispolverata al “vecchio” (se paragonato alle carte c-less o ai proximity payments) IBAN. «Jiffy, il nostro servizio P2P, è stato presentato dopo un anno e mezzo di lavoro – racconta Boni – dallo smartphone consente di inviare e ricevere denaro in tempo reale e in assoluta sicurezza ai contatti della propria rubrica, semplicemente associando al numero di telefono l’IBAN del conto corrente o di una carta conto. La soluzione, facile e veloce come mandare un messaggio su WhatsApp, ha riscontrato subito l’interesse di diversi istituti di credito: in primis UBI Banca, che ha fatto da apripista integrando Jiffy all’interno della propria app di mobile banking. Ed entro la prima metà dell’anno altre nove banche adotteranno il servizio. La cosa davvero interessante è che Jiffy si basa sugli standard SEPA e ciò vuol dire che il servizio è aperto non solo alle banche italiane ma a tutte quelle operanti nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro. Un mercato potenziale di 400 milioni di correntisti».

Scambio di denaro: anche da persona a esercente

PayLab8 IntesaSanpaolo Gentile StefaniaMa ancora più importante è l’evoluzione che questo servizio potrebbe compiere allargando i propri confini dal P2P al P2B. «Sfruttare il Sepa Credit Transfer (SCT) rendendolo real time è una idea prorompente: bastano pochi passaggi per collegare l’IBAN a un numero di telefono – illustra Gentile. Gli ingranaggi e la meccanica di funzionamento che sono dietro questa soluzione sono naturalmente più complessi, ma il fatto che si appoggi a una piattaforma standard e regolamentata a livello europeo permette di raggiungere una massa critica decisamente superiore a quella di qualunque soluzione privativa: oltre a trasferire denaro ai privati in mobilità direttamente dalla rubrica telefonica, sarà facile geolocalizzare un esercente sul proprio telefono e pagare direttamente con pochi click. Un servizio che ben si sposa con il nuovo universo mobile, in particolare nei micro-pagamenti».