Parte la sperimentazione sul digital euro

test digital euro

ABI, ABI Lab e le banche italiane hanno avviato una sperimentazione nell'ambito dell'euro digitale.

Il primo obiettivo è contribuire al dibattito, apertissimo sul tema, e supportare le banche operanti in Italia nella preparazione allo scenario futuro: come valorizzare il ruolo delle banche nell'ambito dell'euro digitale della BCE? Questa moneta avrebbe infatti una serie di caratteristiche distintive rispetto ai pagamenti elettronici esistenti, tra cui la programmabilità.

Un obiettivo tecnico è dimostrare la fattibilità tecnica di un euro digitale basato su distributed ledger technology, DLT: è proprio l'utilizzo di un sistema di registri distribuiti ad abilitare nuovi servizi a valore aggiunto. 

Due i cantieri aperti in ABI e ABI Lab: uno sulla infrastruttura e sul modello distributivo, per analizzare la fattibilità tecnica; un secondo sulla programmabilità, per sperimentare casi d’uso che possano differenziare l’euro digitale di banca centrale dai pagamenti elettronici già disponibili. Il primo cantiere sarà condotto in collaborazione con SIA, in sinergia con l’infrastruttura delle banche ABI Lab Chain, che vede già attivi 100 nodi distribuiti in Italia, e con le banche che vi operano. Il secondo cantiere sarà articolato in diversi tavoli, dedicati a casi d’uso, in collaborazione con le banche e le società NTT Data, Pwc e Reply, che hanno dato disponibilità con proprie risorse. L'iniziativa è aperta a tutte le banche interessate. 

La BCE ha già chiarito che un euro digitale avrebbe il vantaggio di supportare la digitalizzazione dell'economia europea, di superare il contante come mezzo di pagamento e di rispondere efficacemente a uno scenario di crescente e maggiore diffusione di monete digitali emesse da privati o da banche centrali di altre Paesi.

L'euro digitale è una passività di banca centrale in forma digitale, che si accompagna al contante e ai depositi presso le banche centrali. Trovata la fattibilità tecnica e tecnologica, resterà aperta la questione politica e normativa di come tutelare il ruolo della banca nel nuovo contesto, evitando cioè una competizione sui depositi. Tra le soluzioni più gettonate al momento, l'idea di porre un limite alla quantità di euro digitale detenibile.