Un incontro a Bruxelles per parlare di finanza etica
L’annuncio del nuovo progetto è avvenuto durante l’incontro “Finanza etica e sostenibile per il futuro dell’Europa” dell’8 novembre a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo. L’obiettivo è promuovere il riconoscimento di tutte le realtà attive nel campo delle finanza etica: quindi non solo le imprese sociali, ma anche gli intermediari finanziari sociali, che offrono accesso al credito a soggetti esclusi dalle banche tradizionali.
L’esperienza di Banca Etica in Italia
Tra questi, in Italia c’è Banca Etica. L’istituto era infatti tra i protagonisti dell’incontro dell’8 novembre, con il Presidente Ugo Biggeri e il Consigliere Peru Sasia. I due manager hanno illustrato l’esperienza etica in Italia e Spagna e l’importanza di una legge sulla finanza sostenibile a livello europeo.
«Le banche etiche o sostenibili sono banche a tutti gli effetti che, oltre alle richieste dei regolatori, inseriscono nelle proprie strategie, nel management e nei sistemi di controllo delle procedure per verificare che siano raggiunti obiettivi sociali e ambientali dichiarati – spiega Ugo Biggeri, Presidente di Banca Etica. Per questo riteniamo importante che le istituzioni europee riconoscano che gli investimenti sociali e ambientali possono essere valorizzati e incentivati. Il credito erogato nel mondo, dalle realtà aderenti alla Global Alliance for Banking on Values (Gabv) ammonta a oltre 110 miliardi di euro: questa finanza eticamente orientata potrebbe avere un impatto ancora più elevato se adeguatamente sostenuta dalle istituzioni europee»
«A livello europeo, le banche aderenti alla Federazione delle Banche Etiche Alternative (FEBEA) finanziano l’economia sociale per oltre 30 miliardi di euro – aggiunge Peru Sasia, Consigliere d’Amministrazione di Banca Etica con delega sulla Spagna e Presidente di FEBEA. Le istituzioni finanziarie aderenti a European Microfinance Network (EMN) e a Microfinance Center (MFC) erogano 1,5 miliardi di euro. Con loro Banca Etica sostiene in particolare l'imprenditoria femminile nell’est Europa».
