L’advisory digital è end-to-end

Objectway schermataIntegrare processi digitali e governance umana dei processi di investimento. In modo da garantire l’aderenza ai requisiti normativi e la personalizzazione delle proposte di investimento sulle esigenze dei clienti. Ecco la visione di Objectway.

Equilibrio tra personalizzazione e controllo

Il tema è stato al centro dell’incontro “End-to-end digital advisory”, che come AziendaBanca vi abbiamo segnalato tramite la newsletter AB7. E riguarda una sfida importante: se il digitale permette di portare efficienza e garantire la compliance, come si trova il giusto equilibrio tra la centralizzazione permessa dal digitale e la personalizzazione che la consulenza non solo vuole, ma deve fornire al cliente per servirlo al meglio?

Una piattaforma a servizio dell’advisory

È ormai assodato che l’obiettivo generale dell’industria è automatizzare i processi amministrativi e burocratici (la cosiddetta “routine”) per lasciare il consulente libero di focalizzarsi sulla relazione con il cliente e quindi sulla generazione di valore. Una piattaforma digitale, in questo quadro, serve a efficientare il lavoro dei consulenti e quindi a migliorarne la performance.

Un messaggio chiaro sulla view di investimento

Eppure, la fase di proposta dell’investimento è quella cruciale: perché vanno bilanciate l’esigenza di una governance centrale, che elabora strategie in base a modelli di analisi e rappresentazione economica e finanziaria, e la personalizzazione su esigenze e obiettivi del cliente (anche in ottica di compliance). L’approccio di Objectway ricostruisce il processo di investimento scomponendolo in moduli e permettendo più alternative applicabili in ogni fase del processo. Al di là dei tecnicismi, l’obiettivo è definire una consulenza differenziata per segmenti, con approcci coerenti che consentano in primis al consulente di dare all’altro “end” del processo, cioè al cliente, un messaggio chiaro e facile da comprendere sulla visione dell’azienda.

Proposta pronta, ma personalizzabile

Il consulente riceve così una proposta per essere condivisa con il cliente, con un elenco di ordini eseguibili su cui il sistema ha già effettuato tutti i controlli. E può così focalizzarsi sulla relazione con il cliente, sulla comunicazione. Può però comunque intervenire per personalizzare o modificare, anche da zero, la proposta generata centralmente: lo farà, ovviamente, con il sostegno dei motori di verifica del rispetto delle regole operative e della normativa.

KPI di analisi e integrazione con l’esistente

Il tutto fornendo in tempo reale KPI precisi per valutare la performance di ogni fase del processo di consulenza. E con motori di adeguatezza scalabili, in grado quindi di adeguarsi perfettamente all’aumentare del carico di lavoro, garantendo portafogli ottimi e adeguati in cui uno strumento di compliance diventa anche generatore di valore per il business. E che si propone di integrarsi con le soluzioni esistenti, essendo disponibile sia in cloud sia on premises.