
Banca Monte dei Paschi di Siena ha raggiunto un accordo per vendere a Poste Italiane la partecipazione del 10,3% detenuta in Anima Holding. Una operazione da 210 milioni (6,80 euro per ciascuna azione di compravendita), cui aggiungere il dividendo per l’esercizio 2014 attribuito a MPS (5,2 milioni in totale).
Poste Italiane si tutela dal deprezzamento
Interessante una clausola dell’accordo, che guarda al rischio di mercato: è stato previsto, infatti, un meccanismo di aggiustamento del prezzo di cessione a favore di Poste, parametrato al prezzo medio di mercato delle azioni Anima, ponderato per i volumi giornalieri scambiati dalla data di sottoscrizione del contratto fino al 24 luglio 2015 (data in cui il Capital Plan di MPS dovrà completarsi). Nel caso in cui il prezzo medio ponderato dovesse quindi essere al di sotto di 5,17 euro, Monte Paschi dovrà retrocedere a Poste 1,53 euro per ciascuna azione.
115 milioni per MPS
La compravendita, comunque, dovrebbe avere un impatto positivo sul conto economico della banca, grazie alla plusvalenza realizzata e al dividendo incassato, di 115 milioni di euro (al netto di eventuali aggiustamenti del prezzo), con un risvolto anche sul CET1 consolidato pari a circa 20 bps.