Mediobanca punta sul wealth management

Mediobanca riposiziona il business e si fa banca a tutto tondo, puntando sulle attività più redditizie. Acquisito il 50% mancante di Banca Esperia.

Mediobanca

La nuova struttura del Gruppo

Nella riorganizzazione del Gruppo in nuove Divisioni (Corporate & Investment Banking, Wholesale Banking, Specialty Finance, Consumer Banking, Wealth Management, Principal Investing e Holding Function) spiccano soprattutto la componente Consumer, che si traduce sostanzialmente nel credito al consumo, e il rilancio del WM.

CheBanca! per gli affluent: nuova rete da 320 promotori

Nel Wealth Management verrà creata l’offerta per il segmento affluent-premier da un lato e quello private-hnwi dall’altro. Sarà CheBanca! a diventare il perno dell’offerta affluent: forte dei 220mila clienti acquisiti da Barclays (che in Italia si stava già riposizionando sulla clientela premier dopo l’incursione nel retail) che l’hanno portata a superare gli 800mila clienti. Per CheBanca! la fase retail sembra conclusa: la clientela esistente verrà sviluppata sul fronte dei servizi di investimento, con la creazione di una rete proprietaria di promotori finanziari (almeno 320 promotori al 2019) e il mantenimento della forte impronta tecnologica.

141 milioni per Banca Esperia. Mediobanca sarà il brand

Per il private e gli hnwi il brand di riferimento sarà invece Mediobanca: la fine della joint venture Banca Esperia, con l’acquisizione del 50% di Banca Mediolanum per 141 milioni di euro, sarà seguita dall’integrazione della banca all’interno di Mediobanca. Gli attuali 75 banker, attivi in 11 filiali, lavoreranno in sinergia con Spafid, realtà del Gruppo attiva come Multi-Family Office. Sempre in ambito WM vedrà la luce la fabbrica prodotto Mediobanca Asset Management, anche qui combinando le capacità presenti nelle aziende acquisite e, probabilmente, con nuove acquisizioni.

Compass apre nuove filiali e sviluppa il digitale

Sul fronte Consumer Banking, il potenziamento del credito al consumo vedrà protagonista soprattutto Compass. Oggi conta su oltre 2 milioni di clienti, 164 sportelli, 7.500 sportelli di banche terze, 14mila uffici postali e numerosi accordi con GDO e agenti. L’obiettivo è sviluppare canali meno costosi, e quindi in tre anni verranno aperte 10 filiali light, 25 filiali in franchising e si potenzierà il canale digitale, anche con l’integrazione in piattaforme di e-commerce. L’obiettivo è arrivare a una quota di prestiti personali venduti sul canale diretto pari al 55%.
Prevista anche la dismissione di partecipazioni azionarie per un totale di 1,3 miliardi di euro, con la riduzione della quota in Assicurazioni Generali dal 13% al 10%.