Una offerta end to end nel mondo della videosorveglianza. Capace di coprire soluzioni hardware e software per una gestione centralizzata della sicurezza nelle branch bancarie. È quanto proposto da March Networks, gruppo internazionale che vanta un centro di R&D proprio in Italia, per elaborare soluzioni “a prova di privacy” adeguate agli istituti di credito nazionali. Con un approccio innovativo, che dona alla sicurezza un valore aggiunto in termini di marketing e BI.
Il Made in Italy nella videosorveglianza
A livello mondiale, March Network conta 450 banche clienti e 26 mila filiali, tra cui rientrano anche alcune big del sistema italiano. «Attraverso la sede italiana, nell’hinterland milanese, riusciamo a coprire tutto il mercato europeo – racconta Stefano Torri, European Sales Director di March Networks. Cinquanta persone sono impegnate nell’area Ricerca e Sviluppo e si focalizzano nel creare soluzioni personalizzate a seconda delle normative presenti in ciascun settore e mercato di business».
Le novità per il finance italiano
E in Italia le maggiori richieste da parte delle banche italiane sono concentrate sulla sicurezza agli ATM, per cui March Networks ha creato e presentato in occasione di Sicurezza Fieramilano una nuova videocamera, particolarmente compatta, facile da installare sui terminali, in grado di gestire la videosorveglianza analogica e digitale nelle aree self. «È importante permettere alle banche di integrare il parco video già presente con i nostri sistemi – prosegue Torri – per questo motivo, le nostre soluzioni possono essere collegate ai nuovi sistemi IP e alle più tradizionali apparecchiature analogiche».
Non solo videosorveglianza: il valore aggiunto
Ma è il valore aggiunto ciò su cui March Networks punta nella sua offerta bancaria: grazie a un software con interfaccia web based la sicurezza e la sorveglianza è centralizzata e facile da gestire. «In questo modo, la videosorveglianza può contribuire alle attività di altri segmenti di business, come ad esempio il marketing o l’area di Business Intelligence – racconta Torri. Difatti, tramite la piattaforma di gestione è possibile non solo rispondere in tempi brevissimi alle lamentele della clientela in merito a frodi avvenute agli ATM, tramite una analisi video efficiente che sfrutta algoritmi comportamentali in grado di contare le persone e il tempo passato in coda intrecciando queste informazioni ai dati transazionali, ma si può anche migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti bancari: infatti, si può monitorare se effettivamente ha successo una campagna marketing istituita dalla banca per la vendita di determinati prodotti anche non bancari, misurando quante persone hanno sostato davanti alla locandina esplicativa e quante poi effettivamente hanno richiesto il prodotto in questione, integrando il tutto all’interno di sistemi di BI bancari».