Credito alle madri che lavorano

Un prestito per le mamme che lavorano e devono gestire figli piccoli. È mamma@work, ideato da Intesa Sanpaolo per sostenere a livello economico le madri lavoratrici nel pagare le rette dell’asilo nido oppure la baby sitter.

mamma@work Intesa Sanpaolo

Il prestito mamma@work si richiede nelle filiali Intesa Sanpaolo ed è dedicato alle donne che lavorano da almeno sei mesi, risiedono in Italia e hanno figli di età non superiore ai 36 mesi. Non richiede alcuna garanzia ed è sufficiente presentare la documentazione di una qualunque attività lavorativa in corso. Il prestito mamma@work viene erogato in tranche semestrali fino a 30mila euro, sino al compimento dei 6 anni del bambino, quando, come rileva l’ISTAT, si conclude il periodo di massima criticità economica per una famiglia. E il rimborso delle somme utilizzate può avvenire in un periodo fino a 20 anni.

Spesso, le donne lavoratrici italiane con bambini in età da asilo nido si trovano a dovere rinunciare al lavoro per dedicarsi alla famiglia: nel 2019 più di 37mila neomamme hanno infatti scelto di licenziarsi (+4,5% sul 2018) proprio per la difficoltà nel conciliare l’occupazione lavorativa con le esigenze di cura dei figli. Intesa Sanpaolo, con mamma@work, vuole offrire uno sprone a non abbandonare la carriera: in caso di perdita del lavoro, per qualsiasi causa, la linea di credito continua a essere erogata per sei mesi se solo la madre autocertifica la volontà di cercare una nuova occupazione. Al semestre successivo, se non sono rispettati i requisiti di mantenimento richiesti ma viene sempre dichiarata la volontà di cercare un nuovo posto di lavoro, vengono sospese le erogazioni ma viene lasciata in vita la linea di credito fino a scadenza.

La nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo è realizzata grazie al Fund for Impact, lo strumento avviato con il Piano di Impresa 2018-2021 per promuovere iniziative di inclusione creditizia di persone e famiglie generando un potente impatto sociale. Il Fondo ha una disponibilità di 250 milioni di euro che permette di erogare credito a leva fino a 1,25 miliardi di euro.

Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo«Oltre 37mila madri lavoratrici si sono dimesse nel corso del 2019 indicando tra le motivazioni la difficoltà di conciliare il lavoro con le esigenze di cura dei figli. Questa tendenza è costantemente in crescita e peggiora ulteriormente il record negativo dell’Italia nell’occupazione femminile e di conseguenza sul PIL – commenta Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo. Facilitare l’accesso al credito di questa categoria di cittadine significa innescare uno dei passaggi necessari per la modernizzazione del Paese, un impegno che in Intesa Sanpaolo sentiamo fortissimo. Per una giovane madre continuare a lavorare vuol dire contribuire al reddito famigliare, rendersi autonoma, coltivare le proprie giuste ambizioni. Come per gli studenti universitari, puntiamo su chi, nella società, ha più potenziale e lo facciamo con strumenti di assoluta avanguardia in termini di sostenibilità».

 

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