
Il rischio dei beni donativi
Circa il 7% del patrimonio immobiliare italiano, a causa della propria provenienza donativa, è considerato “rischioso” e non trova sbocco sul mercato. Infatti, sui beni oggetto di donazione può essere avviata un’azione cosiddetta “di restituzione” da parte del legittimario che si ritenga leso nei propri diritti. L’azione “di restituzione” da parte di eredi legittimari ha una durata temporale che può estendersi fino a 20 anni dalla data della donazione. La nuova polizza, di cui vengono emessi per il momento circa 250 originali al mese, si può rivelare utile in questo contesto, in quanto il mercato immobiliare ha registrato un sensibile incremento di atti di donazione.
Sul mercato già 15mila immobili
“Donazione Sicura” ha già permesso di immettere sul mercato circa 15mila immobili e di rendere possibili altrettante compravendite, altrimenti non finalizzabili. Gli istituti di credito accettano comunemente la polizza, dopo vagli dei propri uffici legali. I Lloyd’s sono così in grado di garantire la certezza dell’indennizzo di un danno che può manifestarsi anche a distanza di decenni, con il versamento di un singolo premio una tantum. Aon ha nel frattempo esteso Donazione Sicura anche al leasing abitativo, alla successione e all’usucapione.
Donazione Sicura Quote
All'offerta si è aggiunta anche recentemente Donazione Sicura Quote, una polizza assicurativa in grado di annullare i rischi legati all’acquisto di partecipazioni societarie provenienti da donazioni. Donazione Sicura Quote tutela, infatti, tutte le parti coinvolte (beneficiario, acquirente o l’eventuale soggetto mutuante) dai possibili danni economici che potrebbero subire in caso di un esito favorevole dell’azione di riduzione e restituzione da parte degli eredi legittimari. La copertura ha una durata indeterminata e garantisce i diritti di eventuali creditori tutelati da pegno sulle stesse.