Nettis Resort S.r.l. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Basilicata n. 663/2020.
L’appellante espone quanto segue: il Ministero delle Attività Produttive (poi Ministero dello Sviluppo Economico, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ed il Consorzio Costa d’Oro, in data 31 luglio 2003, hanno stipulato un contratto di programma per l’esecuzione di investimenti turistici nella Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comuni di Policoro, Pisticci e Novasiri; la consorziata Nettis Resort s.r.l., in forza del contratto di programma, si è obbligata a realizzare l’iniziativa denominata “Casa Vacanze Residence Club Argonauti” per un investimento di € 15.438,960,00; l’appellante, con contratto “chiavi in mano” del 20 novembre 2003, ha commesso alla NET CON s.r.l. la realizzazione dell’intervento; con decreto del 5 maggio 2005, è stato concesso in via provvisoria a favore della Nettis Resort s.r.l. un contributo in conto capitale di € 9.515.180,00, successivamente rideterminato, con decreto del 21 novembre 2006, in € 9.455.160,00; la Nettis Resort s.r.l. ha quindi presentato alla banca incaricata delle verifiche (Mediocredito Italiano) la documentazione finale di spesa, tra cui 18 fatture emesse dalla NET CON s.r.l. per un importo complessivo di € 15.820.000,00, le contabili bancarie relative a tutti i pagamenti, le dichiarazioni liberatorie della Net Con, lo stato finale dei lavori, il libretto finale delle misure, il registro di contabilità, il computo metrico delle attività svolte, che era quantificato in € 15.820.000,00; la banca incaricata, all’esito dell’istruttoria, ha redatto la relazione sullo stato finale del programma di cui all’art. 8, comma 9, del decreto ministeriale n. 527/1995; la banca, come risulta dalla relazione, ha riclassificato le voci di costo indicate nel computo metrico e nel progetto ed ha proceduto all’esame della congruità delle stesse; l’istruttoria svolta dall’Istituto Mediocredito è stata condivisa ed approvata dal Ministero che, con il provvedimento del 26 giugno 2014, ha rideterminato da € 9.455.160,00 ad € 7.927.512,00 il contributo in conto capitale definitivamente concesso alla Nettis Resort ed ha stabilito di erogare, al netto delle erogazioni già effettuate e degli interessi addebitati, l’importo a saldo di € 792.751,20 [al lordo dei compensi della Commissione di accertamento] anziché di € 2.479.461,15.
Il ricorso proposto dalla Nettis Resort s.r.l. avverso tale atto è stato respinto dal Tar per la Basilicata con la sentenza n. 663 del 27 ottobre del 2020, per cui la soccombente ha proposto il presente appello, articolando i seguenti motivi: Error in iudicando. Errata applicazione della circolare del Ministero dell’Industria n. 900516 del 13 dicembre 2000. Travisamento dei fatti. Contraddittorietà. Motivazione errata e carente.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, definitivamente pronunciando, respinge l’appello in epigrafe (R.G. n. 10138 del 2020). Condanna l’appellante al pagamento delle spese del giudizio, liquidate complessivamente in € 4.000,00 (quattromila/00), oltre accessori di legge, in favore dell’Intesa Sanpaolo s.p.a.; compensa le spese del giudizio nei confronti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Professionisti coinvolti nell'operazione: Ferrari Giuseppe Franco - Ferrari Studio Legale; Vosa Giuliana - Vosa Studio Legale; Vosa Paolo - Vosa Studio Legale;
Studi Legali: Ferrari Studio Legale; Vosa Studio Legale;
Clienti: Intesa Sanpaolo S.p.A.; Nettis Resort S.r.l.;