La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il 16 gennaio scorso il ricorso presentato dallo studio legale Ontier contro il governo italiano, condannando quest’ultimo a pagare il credito di 100 milioni di euro di Banca Sistema verso il Comune di Catania, in dissesto dal 2018.
La sentenza è pubblica.
Il Comune di Catania resta giuridicamente titolare del debito originario ma la Corte di Strasburgo le ha affiancato il Governo in qualità di garante. Il pagamento da parte dell’ente locale o del Governo dovrà intervenire entro 90 giorni.
La Corte di Strasburgo ha riconosciuto la violazione, da parte dell’Italia, del diritto al giusto processo. Infatti, Banca Sistema aveva ottenuto una serie di decreti ingiuntivi non rispettati dal Comune e secondo la Corte Europea un processo non è “giusto” se si conclude con una decisione “ineffettiva”. I giudici europei hanno condannato il Governo anche a pagare i danni morali.
Non risultano precedenti del genere a favore di banche, fondi e società finanziarie.
Ontier ha utilizzato le sentenze della Corte di Strasburgo in base alle quali il Governo risponde delle violazioni dei diritti fondamentali da parte dei Comuni risponde. Davanti ai giudici europei non c’è differenza fra Stato centrale ed enti locali: anche se l’ordinamento prevede il decentramento di poteri e servizi, lo Stato risponde comunquedelle violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini e delle imprese.
Il ricorso è stato introdotto dall’avvocato Francesco Verri, partner e responsabile del dipartimento diritto europeo per l’Europa di Ontier, in collaborazione con la junior lawyer Viviana Schirripa, parte del team internazionale della law firm.
Professionisti coinvolti nell'operazione: Pardo Luca - Ontier; Vadillo Carmen Fernández - Ontier; Verri Francesco - Ontier;
Studi Legali: Ontier;
Clienti: Banca Sistema;