Banca Generali ha completato l'offerta pubblica di acquisto su Intermonte, lanciata il 16 settembre 2024.
L’offerta ha ricevuto una percentuale di adesioni superiore alla soglia del 95%, permettendo a Banca Generali di procedere allo squeeze-out della porzione rimanente delle azioni non portate in adesione.
Banca Generali aveva lanciato il 16 settembre un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Intermonte per un corrispettivo pari a 3,04 euro ad azione. Il corrispettivo dell’offerta, al momento del lancio, incorporava un premio pari al 21,9% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Intermonte al 13 settembre scorso e un premio del 24% sulla media del titolo degli ultimi 3 mesi. In caso di integrale adesione all’offerta da parte di tutti i titolari delle 32.300.000 azioni ordinarie oggetto dell’offerta, il controvalore massimo complessivo, calcolato sulla base del corrispettivo per azione, risulterà pari a 98,2 milioni di euro.
Internamente a Banca Generali, gli aspetti legali dell’operazione sono stati coordinati da Giorgia Gentilini, responsabile affari legali bancari ed operazioni strategiche, che fa parte del team del general counsel Carmelo Reale.
Lo studio Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners (CRCCD) ha agito con un team formato da Michele Crisostomo e Martina Baldi.
Professionisti coinvolti nell'operazione: Baldi Martina - CRCCD - Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners; Crisostomo Michele - CRCCD - Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners;
Studi Legali: CRCCD - Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners;
Clienti: Banca Generali SpA;