Deutsche Bank ha proposto ricorso per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 2474/2020, concernente un provvedimento adottato dall'AGCM al fine di sanzionare talune pratiche commerciali scorrette poste in essere, secondo l'Autorità, dalla ricorrente in sede di stipulazione di un contratto accessorio di finanziamento ad una acquisizione di un impianto fotovoltaico.
In particolare il provvedimento dell’AGCM così descrive il comportamento: "utilizzo di modalità surrettizie e scorrette per carpire la sottoscrizione del contratto di acquisto dell’impianto e quello di finanziamento".
Con il citato provvedimento n. 27260 (dopo aver respinto la dichiarazione di impegni presentata da Deutsche Bank nel corso del procedimento) AGCM ha ritenuto scorretta la pratica commerciale descritta, ed ha irrogato, per quel che qui rileva, a Deutsche Bank s.p.a. una sanzione pecuniaria di Euro 150.000.
Con ricorso del 2018, la società Deutsche Bank s.p.a. ha chiesto al Tar per il Lazio l’annullamento e/o la riforma di detto provvedimento in quanto assunto in violazione delle norme applicative di sanzioni amministrative, eccesso di potere, difetto di motivazione, illogicità e ingiustizia manifesta degli addebiti.
Con sentenza n. 2474/2020 il Tar per il Lazio ha rigettato il ricorso. Avverso la citata pronuncia ha proposto appello la società Deutsche Bank.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie in parte nei limiti esposti in motivazione e, in riforma parziale della sentenza impugnata, accoglie in parte il ricorso in primo grado e riduce la contestata sanzione di un terzo, rideterminandola in Euro 100.000,00.
Professionisti coinvolti nell'operazione: Fattori Piero - Gianni & Origoni; Lirosi Antonio - Gianni & Origoni;
Studi Legali: Gianni & Origoni;
Clienti: Deutsche Bank;
