La nuova App di ING Direct

ING App Opentech schermataING Direct Italia ha lanciato su App Store e Google Play la sua nuova App ufficiale per il mobile banking. La App è stata sviluppata dalla società Opentech con un approccio nuovo, basato sul Framework Enhanced Hybrid, che consente di superare la dicotomia tra approccio nativo e approccio ibrido, con i relativi punti di forza e debolezza.

 

Debuttano nuovi servizi
Il design della nuova applicazione di ING Direct è partito dalle esperienze della banca con il precedente m-site: i servizi già offerti sul canale mobile sono quindi stati integrati per garantire una esperienza utente ottimizzata per la fruizione su smartphone di nuova generazione. Debuttano così alcun servizi innovativi per il mobile banking, tra cui i grafici interattivi per visualizzare l’andamento dei propri conti, l’accesso alla rubrica dei contatti per effettuare ricariche telefoniche e il completamento automatico dei bollettini attraverso foto-riconoscimento del codice identificativo.

Lo sviluppo: nativo vs ibrido
Lo sviluppo di applicativi per dispositivi mobili si contraddistingue per il prevalere di due approcci contrapposti. L’approccio nativo si basa sulla scrittura di codice nei linguaggi nativi dei dispositivi target: si creano così prodotti con una interfaccia utente reattiva, veloce e ricca di animazioni, ma scarsamente flessibili, in quanto richiedono il rilascio negli store di una nuova versione. L’approccio ibrido permette lo sviluppo di applicazioni che visualizzano pagine html ottimizzate: le modifiche e gli aggiornamenti vengono implementati più rapidamente, ma nel complesso la App risulta meno fluida e reattiva di una App nativa.

Elementi nativi ma riconfigurabili in remoto
L’adozione di un approccio Enhanced Hybrid consente invece di realizzare applicazioni composte da elementi nativi, ma completamente riconfigurabili in remoto, unendo la qualità della user experience tipica delle App native alla flessibilità di gestione delle App ibride: la App viene descritta su più piattaforme con un unico codice sorgente, ottimizzando il comportamento sui diversi sistemi  operativi. «E’ stato ottenuto un risultato importante, commenta Stefano Andreani, CEO di Opentech. Usabilità di un’ottima applicazione nativa e flessibilità e facilità di gestione di un’applicazione ibrida. Con Enhanced Hybrid possiamo garantire la User Experience che ha determinato il successo delle app nel mercato, e consentire una gestione di più piattaforme mobile in modo semplice ed efficace».