La prima impressione è quella che conta. Soprattutto con un nuovo cliente. Secondo il white paper “Frenare il rischio dei clienti in fuga” di Kofax from Lexmark, infatti, è proprio la fase di enrollment a mettere le basi per un buon rapporto tra cliente e banca.

Iter complesso? Il cliente se ne va
Tutto sta in quel primo cruciale “momento della verità” in cui il nuovo cliente interagisce per la prima volta con la banca. Un po’ come accade per i siti di e-commerce, una esperienza troppo complessa, soprattutto online, si traduce in tassi di abbandono altissimi, fino al 90% di clienti che sceglie di rivolgersi a un altro istituto bancario.
Elevato rischio di non conformità
Eppure, proprio la fase di enrollment è business critical anche dal punto di vista della conformità normativa: la raccolta delle informazioni e la verifica dei documenti richiedono una elevata attenzione ed espongono a errori di processo che possono tradursi in non conformità, multe, impatto sulla reputazione, ad esempio in caso di furto di identità dei clienti.
Automatizzare il first mile
Come unire compliance ed esigenze di marketing, semplificando la complessità? Velocizzando e automatizzando la fase di enrollment, digitalizzando quei processi così ricchi di informazione e facendo leva su nuovi strumenti e tecnologie, in primis lo smartphone, per abilitare una interazione semplice e user friendly.
Quattro case studies
Il white paper “Frenare il rischio dei clienti in fuga. Come fidelizzare più clienti, ridurre i costi e migliorare la compliance” elenca anche quattro case study internazionali: con ING – DiBa AG, ramo tedesco di ING; con Banca Popolare di Milano; con Barclays e con l’americana Waterstone Mortgage.