Un ATM modulare per la branch transformation [fotogallery]

Keba ha scelto un tempio del design, il museo Ferrari di Maranello, per il lancio della nuova serie evo.

Keba ATM Serie EVO

L’ATM evolve insieme alla filiale e alla banca. Keba ha presentato la nuova serie evo, una linea di macchine self service bancarie in linea con la branch transformation. «Il concetto chiave della serie evo è la modularità – ha spiegato il CEO Gerhard Luftensteiner aprendo l’evento di Maranello di fronte a una folta rappresentanza di banche e centri servizi. Le nostre nuove macchine si ispirano agli smartphone che usiamo ogni giorno e che possono facilmente essere aggiornati e arricchiti di nuove funzionalità».

Aggiornabile come uno smartphone

Un approccio flessibile che si ritrova non solo nel software (dove il multivendor è un dogma ormai accettato e indiscusso) ma anche nell’hardware. «La struttura della macchina deve essere aggiornabile e personalizzabile con la medesima flessibilità – ha proseguito Luftensteiner – consentendo a ogni banca di aggiungere le componenti desiderate e di aggiornare nel tempo le funzionalità offerte alla clientela, in base alla propria strategia di trasformazione della filiale».

Un investimento importante e flessibile

L’obiettivo è importante: conciliare i tempi di evoluzione di tecnologia e di adattamento ai comportamenti della clientela (e, di conseguenza, del modello di filiale) con il più tradizionale concetto di tempi di ammortamento dell’investimento. «Le banche stanno testando nuovi modelli di filiale con installazioni che rispondono a diversi modelli di user experience. È una evoluzione in corso in cui la banca lavora sul ritorno alla redditività e sulla costruzione di nuovi modelli di filiale. ATM e postazioni self service devono offrire modularità e flessibilità proprio per venire incontro alle esigenze della banca, che prima di affrontare un investimento importante vuole certezze sulla versatilità delle macchine».

La flessibilità è la risposta migliore

«Quando ci siamo chiesti quale fosse la formula corretta per la filiale e l’ATM del futuro non abbiamo trovato una sola risposta, ma molte strade percorribili – ha poi ribadito Amedeo Angelelli, Key Account Manager Banking e Service Automation di Keba. Per questo abbiamo puntato sulla flessibilità. Gli ATM e le postazioni self service bancarie non sono un prodotto maturo, né tantomeno una commodity. Ci sono ancora molti temi su cui lavorare nei prossimi anni: dalla gestione dei servizi di manutenzione al software multivendor, dalle funzionalità di cash-in cash-out all’integrazione del self service nella nuova filiale».

Differenziarsi sul canale self

Soprattutto, secondo Angelelli, c’è la possibilità di differenziarsi dalla concorrenza offrendo una user experience e un modello di servizio diversi all’ATM, come conferma il feedback positivo dei partecipanti all’evento sul potenziale di mercato delle nuove macchine, valutato quasi all’unanimità elevato o molto elevato. «Le banche sul self service si differenziano poco l’una dall’altra. La serie evo di macchine incrementali nasce proprio per permettere alla banca di installare un ATM e poi di aggiornare il modello di servizio nel tempo, aggiungendo nuove funzionalità e togliendone altre. È una proposta che nasce grazie alla nostra dimensione europea, che ci permette di intercettare i trend internazionali restando vicini al territorio e in ascolto della clientela: per questo siamo determinati a qualificarci come player di riferimento nel mercato italiano».

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