Una sola piattaforma per conti multivaluta in più Paesi. Parte da quattro mercati, Italia compresa, la corsa di ipagoo, startup a cuore italiano e sede londinese nata con l’idea di fare “un roaming bancario”.

Che cosa è ipagoo
Partiamo dalle definizioni. ipagoo è una app, disponibile per iOS e Android, che permette di aprire dei conti di pagamento in più valute in diversi Paesi europei, attivando il servizio solo con ipagoo. Quindi, un solo punto di accesso da cui gestire la propria liquidità in Paesi e valute diversi: che si tratti di bonifici, pagamenti utenze o di utilizzare una carta di pagamento. E una app che, soprattutto, permette di spostare in tempo reale il denaro da un conto all’altro e da una valuta all’altra (con una commissione di cambio dello 0,5% dell’importo).
Dove funziona ipagoo
Il servizio a oggi è attivo in Italia, Regno Unito, Francia e Spagna, ma il percorso di espansione punta a raggiungere i principali mercati UE entro la fine dell’anno (Germania, Portogallo e Polonia già da luglio 2017) e gli Stati Uniti a inizio 2018. L’obiettivo è di arrivare a 4 milioni di clienti retail e 500mila PMI entro il 2021, a livello europeo.
A chi serve ipagoo: espatriati...
Come? Intercettando i bisogni della crescente clientela internazionale. Sul fronte retail, più che agli studenti in trasferta e ai lavoratori stranieri (le cui esigenze basic sono piuttosto ben coperte da money transfer e carte prepagate) sembra particolarmente promettente il target degli espatriati, professionisti di medio-alto livello che dividono le loro vite (e le loro finanze) tra il Paese di origine e quello in cui sono andati a vivere. E che hanno anche significative esigenze di gestione della liquidità e delle bollette di casa, a differenza dei Millennials. «Oggi aprire un conto corrente bancario all’estero è ancora una impresa – commenta Franco Mignemi, CEO e co-fondatore di Orwell Group, cui ipagoo appartiene – ma non è possibile farne a meno per pagare le tasse, le utenze e così via. Una parte delle procedure, digitalizzazione a parte, è rimasta legata alla dimensione fisica del cliente».
... e PMI che internazionalizzano
In target anche le PMI operanti su più mercati e in più valute. Qui, secondo Mignemi, il problema è soprattutto bancario: le imprese che delocalizzano le attività o si internazionalizzano tendono, nel giro di pochi anni, a venire intercettate dall’offerta commerciale delle banche straniere di appoggio, optando spesso anche per il trasferimento della sede legale. C’è un tema forte di controllo del cliente PMI sapendo rispondere alle sue esigenze.
Iscrizione paperless a ipagoo
Non ci sarà così necessità di produrre certificati di residenza o bollette per aprire un conto corrente a Londra o a Madrid, per esempio. La registrazione a ipagoo avviene in modalità paperless: si carica il proprio documento di identità (passaporto o carta di identità), poi si fotografa un documento che attesta l’indirizzo di residenza (una bolletta o un certificato di residenza) e poi ci si fa un selfie, documento in mano, di fronte al proprio domicilio. Una volta attivato ipagoo, ogni conto corrente può essere aperto in pochi click, selezionando anche la valuta di appoggio (al momento sono disponibili Euro, Dollaro USA e Sterlina).
Quanto costa ipagoo
Ogni conto ha un costo di gestione mensile di 3 euro (l’attivazione è gratuita): il “canone” prevede trasferimenti di denaro illimitati verso altri conti ipagoo e un pacchetto di 3 bonifici Sepa. Ogni bonifico supplementare ha un costo di 2 euro. Il costo di 3 euro mensili è uno standard anche per gli altri prodotti attivabili da ipagoo: al momento, solo la carta di pagamento.
Carta (di debito) MasterCard da app
Dalla app è possibile infatti richiedere una carta di debito MasterCard con una procedura interamente digitale. Una serie di schermate guida l’utente nella scelta della carta, con qualche opzione di personalizzazione (tra cui i colori della plastica). La carta di pagamento verrà consegnata nel giro di 4 giorni all’indirizzo del cliente e andrà attivata digitando il CVV sulla app. Direttamente da smartphone si potrà decidere a quale conto corrente appoggiare le spese effettuate con carta, praticamente in tempo reale. Il costo del prelievo in contanti è di 2 euro a operazione in area Euro. Tramite la rete PagoFacile sarà possibile (il servizio è in fase di attivazione) anche depositare contanti sul proprio conto: per depositare contanti su ipagoo si dovrà prima segnalare l’importo sulla app, ricevendone un codice univoco da comunicare al punto convenzionato PagoFacile al momento del versamento dei contanti. A quel punto si riceverà una notifica in tempo reale e il denaro sarà disponibile sul conto.
L'offerta ipagoo Starter
Da dicembre è disponibile anche l'offerta Starter, che offre un conto e una carta di debito MasterCard senza canone mensile. Anche i bonifici, sia nazionali che internazionali, tra i possessori di conti ipagoo sono gratuiti.
Antifrode su modelli comportamentali
Dal punto di vista della sicurezza, sono di interesse alcune funzionalità che vogliono migliorare le performance in ambito fraud detection e AML. La prima è il “velocity speed limit”: in sostanza, con un questionario iniziale e una analisi costante delle operazioni del cliente (frequenza d’uso, somme spese, destinatari dei trasferimenti etc.) si costruisce un profilo delle abitudini del cliente. Quando questo pattern comportamentale viene violato, scatta un alert sulla possibilità di frode. Con “external cross link” siamo invece in ambito antiriciclaggio: le operazioni tra utenti vengono analizzate per ricostruire le possibili connessioni tra loro. Non solo quelle evidenti, ma anche quelle “probabili” tra persone o aziende che non interagiscono direttamente ma hanno scambi molto frequenti di denaro con gli stessi soggetti. Questo allo scopo di evitare un eccesso di segnalazioni non necessarie.
White label e canale distributivo per le banche
L’accordo tra ipagoo e CheBanca! delle scorse settimane, per la fornitura dei servizi ipagoo (verosimilmente in white label) ai clienti della banca affluent di Mediobanca, è un buon esempio del percorso di sviluppo che Orwell vuole percorrere. «Oltre a offrire la piattaforma in white label, vorremmo fare di ipagoo un canale distributivo per le banche europee – conferma Mignemi. Noi offriamo un conto di pagamento, cioè transazioni su cui la banca oggi fa poco business e in cui deve combattere la concorrenza degli over the top. La nostra piattaforma, grazie a tool e servizi che stiamo sviluppando, può diventare un canale distributivo di prodotti, dal finanziamento alle polizze, che integra preventivatori ed elevata personalizzazione. Noi metteremo a disposizione un canale di contatto con la clientela, saranno le banche a scegliere come gestirlo».
Nota: ipagoo è regolato dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito ed è soggetto alla vigilanza delle autorità dei Paesi in cui opera. In Italia ipagoo è iscritta nell’Albo degli Istituti di moneta elettronica autorizzati.
Notizia aggiornata il 22/12/2017