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Se la pensione non basta, al fondo pensione si affianca l’ETF azionario

ETF per la pensione Trade Republic

Emanuele Agueci, Regional Manager per l'Italia, l'Irlanda e i Paesi Baltici di Trade Republic

La pensione, da sola, non basterà. Secondo una ricerca commissionata a BVA Doxa, su un campione di 2.001 italiani tra i 18 e i 64 anni, il 97% degli italiani pensa sia necessario integrare la pensione pubblica.

Oltre la metà (65%) è convinto inoltre che la pensione pubblica, da sola, non sarà sufficiente per vivere dignitosamente.

Sentimenti negativi riguardo alla pensione

A commissionare la ricerca è stata Trade Republic, che registra come, alla domanda su come si sentono gli italiani riguardo alla propria situazione finanziaria dopo il pensionamento, il 74% prova emozioni negative ("preoccupazione", "sconforto", "tristezza" o "incertezza").

Ancor più alimentata dal timore che l’età pensionabile prevista continui ad aumentare andando ben oltre i 70 anni.

La necessità di integrare la pensione

Tuttavia, tra i dati positivi raccolti dalla fintech attraverso la survey, il 18% degli intervistati ritiene sia meglio integrare la propria pensione pubblica investendo privatamente in strumenti finanziari.

Sono soprattutto le giovani generazioni a mostrare una maggiore propensione all’investimento autonomo e, in particolare, alla possibilità di acquistare ETF. Chi ha una età inferiore ai 34 anni, infatti, prenderebbe in considerazione la possibilità di combinare un fondo pensione privato con l’investimento in ETF (44%), in alcuni casi (18%) preferendo l’ETF a un fondo pensione.

La previdenza integrativa? Non è per tutti

D’altronde una buona fetta di italiani non sta integrando la propria pensione attraverso la previdenza complementare. Nel dettaglio, il 68% di chi non ha un impiego e il 50% di coloro che attualmente guadagna meno di 1000 euro al mese.

Non hanno abbastanza risorse per beneficiare di integrazioni da fonte privata e, dunque, non possono godere nemmeno degli sgravi fiscali collegati (deducibilità dei contributi versati fino alla soglia di 5.165 euro l’anno, NdR), di cui beneficiano invece i lavoratori ad alto reddito e quelli stabili.

A oggi, un terzo degli italiani versa il proprio TFR su un fondo previdenziale, mentre il 33% non ha sottoscritto nessuna forma di previdenza complementare.

L’ETF azionario sovraperforma i fondi pensione

La ricerca di Trade Republic ha coinvolto anche il mondo universitario, grazie alla partecipazione dei professori Michele Raitano e Marco Di Pietro dell’Università La Sapienza di Roma.

Lo studio condotto dagli accademici mostra come i piani di accumulo in ETF azionari globali sono stati storicamente un potente complemento ai fondi pensione per investire a lungo termine, generando rendimenti annui superiori di 1,8 punti percentuale in 20 anni, rispetto alla media dei fondi pensione.

Insomma, gli ETF azionari globali performano meglio della media dei fondi pensione, con un rendimento del 6% all’anno contro il 4,2% del fondo pensione medio, ovvero il 43% in più ogni anno, al netto dei costi di gestione. Tenendo conto, inoltre, che i fondi pensione non investono al 100% nell’azionario, mantenendo anche una quota di debito per evitare le oscillazioni di mercato.

I maggiori rendimenti, però, possono essere raggiunti da chi reinveste la liquidità extra, derivante dalle deduzioni fiscali dei fondi pensione, in piani di accumulo in ETF azionari globali (come l’ETF MSCI World).

Dove investono oggi gli italiani?

Trade Republic ha quindi cercato di capire dove investono a oggi gli italiani: negli ultimi 3 anni, infatti, l’84% del campione ha investito in vari strumenti finanziari.

In testa, ci sono i libretti di risparmio e i conti deposito, seguono le obbligazioni, i fondi comuni, i prodotti finanziari assicurativi e, infine, le azioni. Solo il 15% ha scelto gli ETF, il 14% le criptovalute.

«Gli italiani sono ben consapevoli che il sistema pensionistico pubblico da solo non consentirà una pensione serena: comprendono la necessità di integrarlo con il risparmio e l'investimento privato. Con questo studio, siamo orgogliosi di offrire linee guida pratiche e allo stesso tempo scientifiche per un investimento sostenibile sul lungo periodo. Le conclusioni della ricerca sono chiare: i piani di risparmio in ETF sono un complemento molto potente ai classici fondi pensione per pianificare la propria pensione – afferma Emanuele Agueci, Regional Manager per l'Italia, l'Irlanda e i Paesi Baltici di Trade Republic.

Siamo impegnati incessantemente nella costruzione della migliore piattaforma per combattere la crisi delle pensioni attraverso l'investimento in ETF: l'ultima aggiunta è un'innovativa carta di debito Mirror che consente di investire gratuitamente in ETF spendendo».