Il senior management team di Renaissance Partners e Aurora Growth Capital ha presentato il nuovo progetto che dà vita alla maggiore piattaforma di private equity a guida italiana. La realtà nasce dall’acquisto, da parte dei manager, della maggioranza delle società di Neuberger Berman, che resta socio di minoranza con il 10%.
La piattaforma parte da 3,3 miliardi di euro di capitale raccolto, 43 professionisti, 67 investimenti (23 attualmente in portafoglio più 44 realizzati) e 130 add-ons, cioè acquisizioni effettuate dalle società in portafoglio a Renaissance e Aurora. Le società partecipate hanno complessivamente oltre 6 miliardi di euro di ricavi aggregati e 26mila dipendenti.
Renaissance, attualmente 2,8 miliardi raccolti, 33 professionisti, è focalizzata su investimenti di maggioranza da 100 a 400 milioni per ogni singolo investimento, puntando su aziende leader in nicchie globali o campioni locali in settori caratterizzati da megatrend positivi, dal digitale all’invecchiamento demografico fino all’economia circolare.
Sono tutte aziende B2B con oltre il 60% generato da esportazioni fuori dal mercato italiano. Renaissance predilige poi acquisire aziende in settori molto frammentati, che consentono una crescita esogena mediante acquisizioni mirate.
Aurora, circa 500 milioni di euro di masse gestite, 10 professionisti, è focalizzata invece su investimenti di expansion capital in partnership con imprenditori e management teams, sia di maggioranza sia di minoranza qualificata, da 30 a 50 milioni di euro.
Si cercano realtà ad alto potenziale di crescita organica e per acquisizioni. PMI eccellenti, di proprietà famigliare, in cui un private equity non ha mai investito prima.
Aurora ha già realizzato 19 exit, dove l’80% del valore è stato creato dalla crescita industriale delle partecipate in termini di ricavi e marginalità: nomi come Dierre, Club del Sole e Veneta Cucine, a cui nel 2025 si è aggiunta la exit da BluVet, ceduta a Ca’ Zampa.
La nuova struttura ha messo a fattor comune tra Renaissance e Aurora anche tutti i servizi relativi a legale, compliance e aspetti regolatori. E punta a raggiungere i 5,5 miliardi di euro di capitali raccolti entro la fine del 2026, allargandosi ad aree come il private credit.