Prudenza è la parola d’ordine degli investitori e dei venditori del mercato dell’arte.
Dopo un 2022 da record, il mercato dell’arte ha frenato, registrando un calo di fatturato a livello globale del 3%.
La motivazione è legata principalmente alle incertezze macroeconomiche e dalle nuove tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato il 2023, che hanno portato i collezionisti ad adottare un atteggiamento più cauto e ad attendere che i prezzi tornino a salire (dati: “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private, 2024).
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Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2024 di AziendaBanca. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.