È aperta la piattaforma di Invimit SGR destinata agli Enti Pubblici Territoriali (Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane) e alle Amministrazioni Centrali dello Stato che possono candidare i propri immobili da destinare alla realizzazione di residenze per studenti.
Le candidature dovranno pervenire attraverso la piattaforma www.invimit.it/progetto-opa entro le ore 23:59 del 4 agosto 2023.
Il progetto OPA di Invimit SGR, società interamente controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, mira ad acquistare immobili non utilizzati dei Comuni e trasformarli in residenze per studenti, aprendo anche possibilità di investimento. A
5000 posti letto il primo obiettivo
La prima asset class target del progetto, sottolinea l’azienda, è lo studentato, con un obiettivo iniziale di 5.000 posti letto, fermo restando che in base alle adesioni all'Opa il numero di posti letto potrà essere incrementato per soddisfare quante più adesioni perverranno.
L'adesione al progetto consente la creazione, nell'ambito di un Fondo immobiliare (Fia), di un portafoglio di futuri studentati da candidare per l'ottenimento delle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in sinergia con le azioni che il governo sta mettendo in atto per garantire almeno 52.500 posti letto previsti dal Pnrr.
Si mettono a disposizione gli immobili dei comuni
Dopo la pubblicazione dell'avviso, gli enti territoriali e le amministrazioni centrali dello Stato sono invitati a manifestare il proprio interesse a vendere al Fondo gli immobili di loro proprietà.
Questi ultimi devono essere localizzati sul territorio nazionale e dovranno essere subito disponibili per la vendita in trattativa privata diretta, quindi già oggetto di aste pubbliche concluse senza aggiudicazione.
Una sola cabina di regia
Il progetto, che si ispira nelle sue caratteristiche principali al meccanismo dell’Offerta Pubblica di Acquisto, consente di concentrare in un unico fondo immobiliare un numero consistente di asset pubblici, superando il tema della frammentazione del patrimonio che ne limita la scalabilità da parte degli investitori istituzionali.
Un’unica regia, quindi, che consente di strutturare operazioni più appetibili per il mercato e di velocizzarne la valorizzazione.
Un modello replicabile
«È una novità assoluta che può rappresentare un modello replicabile anche per altre esigenze nazionali e che ha potenzialità importanti – ha dichiarato Giovanna Della Posta, Amministratore Delegato di Invimit. Ci permette, da un lato, di dare una risposta al problema della mancanza di posti letto per studenti in Italia, mentre, dall’altra, di mettere in campo uno strumento per concentrare immobili pubblici in un unico veicolo, una porta di ingresso su un segmento del mercato immobiliare per tanti ancora invisibile, nonostante da ultimo censimento MEF valga almeno 70 miliardi, valore che esclude gli asset delle partecipate pubbliche e i terreni. Una risposta anche agli investitori istituzionali che vogliono investire sul mattone pubblico, ora con questo strumento quella che è sempre stata un’intuizione può diventare realtà».
«Siamo pronti a realizzare una prima tranche di 5.000 posti letto per studenti e giovani lavoratori in immobili pubblici non più utilizzati dalle pubbliche amministrazioni – sottolinea il Presidente di Invimit Nuccio Altieri. Con questo progetto offriamo alle città universitarie la possibilità di vendere direttamente a Invimit gli immobili adeguati a questa finalità, che grazie alle capacità e specifiche professionalità della Sgr di Stato, potranno essere trasformati in tempi più rapidi in nuovi studentati, senza far gravare quest’ulteriore impegno sugli uffici comunali e soprattutto riportando in vita e a “reddito” immobili che finalmente possono diventare una risorsa per l’Ente e per il territorio».