Stessi intenti, ma propensione all’investimento nettamente differente tra uomini e donne.
Secondo una recente indagine condotta da YouGov per N26, che ha coinvolto 6.330 partecipanti in Italia, Germania, Austria, Francia e Spagna, gli obiettivi finanziari di donne e uomini nel nostro Paese sono alquanto simili.
Stesse priorità, diverso approccio all’investimento
Difatti, priorità è data alla gestione migliore delle spese e alla loro pianificazione, a risparmiare di più o con maggiore regolarità.
Ma il divario di genere emerge quando si parla di propensione all’investimento: solo il 15% delle donne italiane considera gli investimenti una priorità, un dato in linea con la media delle donne di altri Paesi, ma notevolmente inferiore rispetto al 21% registrato dagli uomini italiani, che vedono gli investimenti non solo come strumento per proteggere il capitale ma anche come possibilità di crescita.
Le motivazioni dietro l’insicurezza
Indagando le ragioni alla base di questo atteggiamento nei confronti degli investimenti, le donne italiane risultano abbastanza insicure nella gestione delle loro finanze: solo il 43% dichiara infatti di sentirsi sicura nel poter gestire bene il proprio denaro, un dato significativamente inferiore rispetto alla media complessiva (62%) e il più basso tra i Paesi intervistati.
La percezione di non possedere le competenze adeguate a prendere decisioni finanziarie consapevoli contribuisce a un approccio più cauto: solo il 36% delle donne italiane ritiene di avere le conoscenze necessarie per gestire le proprie finanze, un dato basso se confrontato con quello di Paesi come Austria (63%) e Germania (60%).
In questa cornice, è comprensibile come le donne italiane riportino anche i livelli più alti di stress e ansia quando si parla delle proprie finanze (quasi la metà delle intervistate, rispetto al 42% della media complessiva).
Tuttavia, il 60% delle donne italiane ha dichiarato un forte interesse nell’acquisire maggiore educazione finanziaria e nel migliorare le proprie competenze per gestire meglio il proprio denaro. E qui la percentuale è superiore alla media complessiva (50%), a conferma di un gap che va colmato attraverso la cultura finanziaria.
Carina Kozole, Chief Risk Officer di N26, commenta i risultati della ricerca: «I nostri dati mostrano come molte donne si sentano meno sicure rispetto agli uomini riguardo alle loro competenze finanziarie e come questa insicurezza influenzi direttamente le nostre scelte, spingendoci a preferire opzioni più sicure piuttosto che investimenti proattivi che potrebbero comportare dei rischi.
L’educazione finanziaria è la via da percorrere per colmare davvero il divario di genere negli investimenti: oggi le donne sono più motivate a imparare e a prendere il controllo delle proprie finanze per sentirsi più sicure e indipendenti. Per questo dobbiamo continuare a incoraggiare le donne a guardare agli investimenti come a uno strumento accessibile adatto a sostenere il loro benessere e garantire il loro futuro finanziario: mettendo a disposizione le giuste risorse e creando spazi di dialogo, possiamo ispirare le donne a investire con fiducia e costruire una sicurezza finanziaria duratura. Essere consapevoli della nostra situazione finanziaria ci permette di migliorarla e di creare nuove opportunità, utilizzando gli investimenti come uno strumento chiave in questo processo».