nuove sfide

AIPB. Nel 2024, masse oltre il bilione per il private banking

Dati AIPB 2022

Andrea Ragaini, Presidente di AIPB

Oltre il bilione. L’industria italiana del private banking ha raccolto nel primo semestre del 2022 42 miliardi di euro e, secondo le stime di AIPB, nel 2024 la cifra potrebbe superare la soglia di mille miliardi.

Ma sono diverse le sfide che andranno affrontate nel futuro.

Una industry resiliente

L’analisi di AIPB traccia la resistenza del private banking ai contesti di mercato sfavorevoli: il mercato ha infatti retto ai vari urti economici e sociali (da Lehman Brothers, passando per la pandemia fino al conflitto russo-ucraino), con masse in gestione cresciute del +6,6% CAGR dal 2007, a fronte di una ricchezza italiana che si è fermata all’1,4%.

Il mercato del private banking nel 2022 e previsioni al 2024

Nel dettaglio, nel primo semestre dell’anno, il private banking ha raccolto 42 miliardi di euro (pari al 4,1% degli asset totali vs -0,2% degli operatori retail) e si stima che le masse in gestione si attesteranno a 949 miliardi a fine 2022, per superare il bilione nel 2024, grazie a una crescita media annua attesa per il biennio del 6,8% (vs +2,7% degli operatori retail).

Quattro sfide per crescere

Quattro, invece, le sfide per il futuro, in ordine d'importanza per gli operatori:

  1. in primis, rendere il settore attrattivo per le giovani generazioni di professionisti, dato che al momento l’età media dei private banker è di 50 anni;
  2. in secondo luogo attrarre anche le nuove generazioni di clienti, che già si sa investiranno in modo diverso rispetto agli attuali clienti private, in quanto sono nativi digitali, hanno trovato nuovi modi di creare la ricchezza (pensiamo banalmente agli influencer) e anche diverse sensibilità d'investimento;
  3. c’è poi l’ambito dell’innovazione, ovvero investire nella tecnologia e nell’uso dei dati per far evolvere e innovare il modello di servizio; Il 93% degli operatori prevede un’accelerazione della tecnologia a servizio del banker e della relazione con la clientela, con l’obiettivo di migliorare la user experience: in media, in un anno, private banker e cliente si incontrano 13 volte. Centrale è poi la capacità di sapere utilizzare i dati interni, arricchirli con fonti esterne, per dare la possibilità al banker di offrire un servizio di consulenza sempre più personalizzato, d’altronde, già oggi il dialogo tra banker e cliente va oltre i temi finanziari, per affrontare e includere aspetti della ricchezza, della famiglia, dell’azienda.
  4. infine, i banker devono focalizzarsi sulla protezione del patrimonio, che non è solo quello finanziario: già oggi i banker occupano metà del loro tempo a dialogare con la clientela della protezione della famiglia, dell’azienda, degli eredi, degli immobili, etc. E la clientela cerca proprio questo, tanto che il 64% delle famiglie private vorrebbe parlare della protezione dai rischi con il proprio consulente.