Excellence Consulting: l’AI farà guadagnare fino a 100 miliardi alle reti di consulenti

Impatto AI consulenti finanziari
Maurizio Primanni, CEO del Gruppo Excellence

Nel giro di cinque anni, l’AI permetterà alle reti di consulenza finanziaria che operano in Italia di generare fino a 100 miliardi di euro di raccolta aggiuntiva.

La stima, condotta da Excellence Consulting con una survey su circa 200 consulenti abilitati all’offerta fuori sedi e basata sui dati Assoreti (media 2019-2024), tiene conto di due elementi: il tempo che l’AI permette di risparmiare nelle attività quotidiane e alla conseguente maggiore dedizione che il consulente finanziario può dedicare ai clienti già in portafoglio.

Il tempo risparmiato con l’AI

Se si guarda all’impatto sul tempo liberato al CF, i consulenti stimano che l’AI riduca in media del 24% le ore dedicate a task operativi (–31% pianificazione/organizzazione del lavoro e gestione back-office, –26% analisi documentale e gestione compliance, –19% ricerca di informazioni).

Questo tempo recuperato grazie all’AI è stato ipotizzato da Excellence che venga reindirizzato dal CF alla gestione della relazione con i clienti (+18%).

Sulla base delle risposte ottenute alla survey è stato conseguentemente stimato un potenziale di acquisizione di circa 8 nuovi clienti per anno per ciascun CF: su un orizzonte quinquennale, ciò equivale a circa 40 nuovi clienti per consulente.

Incremento della raccolta sul portafoglio in gestione

Passando invece allo sviluppo dei clienti già in portafoglio, cioè il secondo effetto, la survey ha evidenziato che solo una minoranza dei CF (15%) non si aspetta impatti significativi, mentre la maggioranza segnala un potenziale di ricaduta rilevante: 39% prevede un incremento annuo della raccolta tra +16% e +30%, e un ulteriore 25% stima un impatto superiore al 30%.

In media, questo significa per ciascun consulente un’attesa di incremento della raccolta sul portafoglio già in gestione in media nell’ordine di quasi il 30%.

Conclusioni

A livello di sistema, considerando che le reti riescano a evolvere il loro modello di servizio ai clienti attraverso la piena utilizzazione del potenziale fornito dall’AI, la stima dell’effetto combinato dei due driver sopra citati porta a un’attesa rispetto a quanto i CF sono già in grado di produrre oggi pari a circa 100 miliardi di raccolta incrementale in 5 anni.

«Questa ricerca dimostra che l’Intelligenza Artificiale non è solo un fattore di efficienza, ma può rappresentare per le reti di CF anche un significativo driver di crescita – dichiara Maurizio Primanni, CEO del Gruppo Excellence. Quando libera tempo ai consulenti, quel tempo diventa disponibile sia per aumentare il livello di servizio da offrire ai clienti già gestiti, sia per acquisire nuove relazioni cliente. Tutti i principali operatori del mercato italiano credo si siano già attivati per rendere disponibili ai CF nuovi tool basati sull’Intelligenza Artificiale, ma a fare la differenza sarà anche la disponibilità dei CF di evolvere il loro modo di lavoro utilizzando efficacemente tali nuovi tool. C’è ancora molto da fare: per le reti e per l’intero settore, ma è indubbio che investire in AI significa costruire oggi le basi della competitività del settore di domani».

 

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