Cambiamento climatico, diritti umani e biodiversità. Sono tre dei criteri alla base degli investimenti sostenibili di Etica Sgr che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con i driver ESG: ambientale, sociale e di buona governance.
«Oggi le scelte sostenibili non hanno più un carattere legato al trend del momento, ma rappresentano una scelta consapevole e necessaria: un atto di cittadinanza attiva per fare la propria parte nel cambiamento – racconta Roberto Grossi, Vicedirettore Generale di Etica Sgr.
Come sottolinea anche il Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, realizzato dalla CONSOB nel 2024, il 50% degli investitori è interessato agli investimenti sostenibili».
L’investimento sostenibile: la selezione
I più propensi sono coloro che già possiedono investimenti sostenibili (76%), accompagnati dagli investitori più assidui nel cercare informazioni sulla finanza sostenibile (64%) e da chi è già seguito da un professionista (55%).
«Gli investimenti etici hanno l’obiettivo di ricercare opportunità di rendimento in una ottica di medio-lungo periodo, puntando all’economia reale e selezionando imprese e Stati che adottano pratiche virtuose – chiarisce Grossi. Ed escludono, al contempo, investimenti in settori controversi o in emittenti che non rispettano l’ambiente e che violano i diritti umani».
La “transizione giusta” che guarda oltre l’ambiente
Sul fronte del cambiamento climatico, vengono escluse società che operano nei settori del carbone e dell’estrazione petrolifera, puntando a limitare le emissioni dei portafogli.
«Le strategie per affrontare il climate change, tuttavia, non riguardano unicamente la dimensione ambientale, ma anche quella sociale e di governance – sottolinea Grossi. Così da sostenere una “transizione giusta” verso una economia resiliente, in termini di implicazioni sul lavoro e sulla comunità».
Spronare le aziende meno virtuose a comportamenti responsabili
L’impegno verso il rispetto dei diritti umani e la salvaguardia della pace passa invece dalla volontà di non comprendere società coinvolte nel commercio di armi (dalla produzione, all’utilizzo, passando per la manutenzione, la distribuzione e lo stoccaggio).
«In qualità di investitore responsabile, Etica dialoga poi con le aziende su questi temi – commenta Grossi –, per spronarle verso comportamenti più responsabili e consapevoli».
Il dialogo con i clienti
I temi della biodiversità, del cambiamento climatico e dei diritti umani sono anche al centro di un recente questionario sulla sostenibilità che la Sgr ha inviato ai propri clienti.
«L’obiettivo – conclude Grossi – è stato quello di raccogliere le loro opinioni sui temi di engagement e portare nelle aziende con cui dialoghiamo anche il punto di vista dei nostri clienti».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.