Nasce Directa Academy, la piattaforma formativa di educazione finanziaria, totalmente gratuita.
Sul sito sono già presenti 50 lezioni, con contenuti realizzati da creator finanziari abituati a rivolgersi a una audience giovane (come Starting Finance e Bankstation), insieme a esperti come Paolo Coletti e Ingegneri in Borsa.
L’obiettivo è fornire nozioni per l’alfabetizzazione di base ma anche su strumenti avanzati, come ETF, opzioni, futures e certificates.
L’alfabetizzazione finanziaria degli italiani
Una iniziativa che risponde al gap da colmare in ambito alfabetizzazione finanziaria. Secondo l’indagine OCSE/INFE 2023, infatti, l’Italia si colloca al 36esimo posto su 39 Paesi considerati.
Inoltre, quasi la metà degli italiani (45%) non conosce i concetti finanziari di base: non distingue un'azione da un'obbligazione e non comprende la diversificazione del rischio.
Il dato emerge da un sondaggio YouGov commissionato da Directa SIM su 2.021 adulti e fotografa un'emergenza educativa che colpisce soprattutto donne (51% analfabete finanziarie vs 45% media), giovani (57% under-35) e residenti al Sud (55%).
Investe 1 italiano su 5
Dal sondaggio si evince che a investire i propri risparmi è 1 italiano su 5: generalmente di sesso maschile (64%), di almeno 55 anni (50%), residente al Nord (61%) e con un reddito medio-alto (78%).
I non-investitori sono invece più concentrati tra le donne (56%), nelle fasce più giovani (55%), nel Sud (37%) e hanno un reddito più basso (34%).
Gli strumenti più utilizzati
Tra chi investe quasi 2 investitori su 3 scelgono titoli azionari e obbligazionari, ma il sondaggio evidenzia un interesse crescente per gli ETF.
Quattro persone su cinque utilizzano i servizi bancari, mentre il 23% del campione ricorre ad app e piattaforme di trading online, sia in aggiunta sia in alternativa alla banca.
Per quanto riguarda i consulenti finanziari, quasi la metà degli investitori che oggi si avvale di un professionista (45%) dichiara di voler gestire i propri risparmi in autonomia entro cinque anni.
Già oggi 8 investitori su 10 mantengono la decisione finale, riducendo il consulente a ruolo informativo. Il trend accelera tra i giovani, che preferiscono ETF (36% prima scelta) a gestioni patrimoniali attive.
Per chi non investe pesano soprattutto la percezione di non avere abbastanza denaro (44%), la mancanza di conoscenze (28%) e la paura di perdere risparmi (25%).
Il 64% degli intervistati ritiene fondamentale promuovere iniziative di educazione finanziaria e oltre il 50% parteciperebbe a corsi dedicati.
«Questi dati pongono in evidenza la necessità di una urgente formazione finanziaria – afferma Andrea Busi, amministratore delegato di Directa SIM. Molte persone si sentono escluse perché non comprendono il linguaggio tecnico o non sanno da dove iniziare. Abbiamo un sistema che perpetua disuguaglianze. Con Directa Academy vogliamo colmare questo divario: una piattaforma gratuita, semplice e accessibile a tutti, pensata per offrire strumenti concreti e affidabili. L’obiettivo è dare a ciascuno la possibilità di prendere decisioni più consapevoli e muoversi con maggiore sicurezza nel mondo degli investimenti».
«Directa Academy rappresenta una scelta di responsabilità – dichiara Stefano D’Orazio, direttore commerciale di Directa SIM. Abbiamo deciso di avvicinarci concretamente a tutti i potenziali investitori in Italia, offrendo un percorso gratuito e inclusivo, pensato per rispondere a un bisogno reale del Paese: comprendere la finanza per poter assumere decisioni più consapevoli sul proprio futuro. È un investimento sociale che rafforza la missione originaria di Directa: democratizzare gli investimenti e renderli accessibili a tutti. Siamo già al lavoro sulla Fase 2, consolidando nuove collaborazioni con creator, professionisti del settore e istituzioni pronte a condividere il nostro impegno. L’obiettivo è ampliare ulteriormente l’offerta formativa, con contenuti chiari, semplici ma rigorosi, adatti a ogni livello di preparazione».