Dedagroup

Wealth management: la sfida si gioca sui dati

Dedagroup tecnologie per il wealth management

Laura Cravanzola, Market Line Manager Finance di ORS

Il WealthTech entra nel quotidiano della consulenza finanziaria.

Ogni giorno, oltre 2mila gestori, tra private banker, promotori finanziari e gestori retail, utilizzano le tecnologie per il wealth management di ORS, azienda di Dedagroup dedicata all’ottimizzazione e automatizzazione dei processi aziendali grazie all’AI, per servire più di 500mila clienti.

«In media oltre mille consulenze finanziarie al giorno vengono gestite sui nostri sistemi – racconta Laura Cravanzola, Market Line Manager Finance di ORS. Il cliente resta al centro della relazione e per le banche è sempre più importante riuscire a conoscerlo in modo proattivo, facendo leva sulle nuove tecnologie, così da individuare gli investimenti più adatti».

Ottimizzare i portafogli di investimento

La sfida si gioca nel campo dei dati. Sapere sfruttare l’enorme patrimonio informativo a disposizione è indispensabile per aiutare i consulenti ad accompagnare i clienti nell’investimento più corretto.

«Bisogna valorizzare i dati e abilitare approcci matematici a supporto dei processi decisionali, così da ottimizzare i portafogli di investimento e ridurre il rischio – spiega Cravanzola. Per superare la sfida, puntiamo sull’innovazione.

In sinergia con le altre aziende dell’Hub Finance & Data di Dedagroup, abbiamo costruito la Deda Financial Platform, dove la consulenza WealthTech dialoga, grazie all’AI, con i diversi ambiti di competenza infragruppo, come la gestione del rischio o il cash management, seguendo le evoluzioni dei mercati finanziari».

Analizzare il patrimonio del cliente in modo olistico

Fondamentale è, infatti, l’adozione di un approccio sistemico. La soluzione di wealth management consente di aggregare dati provenienti da fonti eterogenee per condurre un’analisi su tutto il patrimonio del nucleo famigliare.

«Le strategie olistiche richiedono una visione complessiva, e non solo strettamente finanziaria, del patrimonio di un cliente: si analizzano i contesti famigliari, i beni immobiliari, gli aspetti creditizi e successori, per valutare rischi e performance degli investimenti – precisa Cravanzola.

Intendiamo approfondire tutti questi aspetti, affiancando presto anche le expertise in ambito corporate, per offrire soluzioni finanziarie innovative attraverso la raccolta dei dati».

Dai dati alle decisioni

Le informazioni sulla clientela finale, grazie all’AI si trasformano in decisioni accurate e rapide da parte dei consulenti.

«L’intelligenza artificiale può essere applicata a diversi ambiti, come la definizione della migliore asset allocation di portafoglio – chiarisce Cravanzola –, oppure per la pianificazione finanziaria e lo stock picking».

La tecnologia a servizio del consulente

Grazie alla tecnologia, i consulenti hanno quindi a disposizione dei workflow personalizzati, con gradi di automazione differenti, che permettono non solo di conoscere il cliente, ma anche di relazionarsi con lui in modo snello.

«Per esempio, attraverso strumenti di web collaboration, con cui condividere e sottoscrivere le proposte di investimento in tempo reale – conclude Cravanzola. Inoltre, la soluzione è già predisposta per integrare i dati ESG e abilitare strategie di diversificazione che guardino agli investimenti sostenibili».

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop