Cambiamento climatico, impatti sociali, ma anche normativa e rendimenti sono fattori che concorrono all’affermarsi degli aspetti ESG all’interno del mondo degli investimenti.
«Alcune sfide sono globali, come quelle che riguardano l’ambiente, il depauperamento delle risorse, la biodiversità e i trend di impatto sociale, ad esempio i cambiamenti demografici e l’ampliamento delle diseguaglianze nei redditi e nei diritti dei lavoratori – racconta Filippo Casolari, Responsabile Product Desk Gestito di BPER Banca.
Ma ci sono anche numerosi trend che guidano il mercato verso i temi della sostenibilità».
I portafogli si allineano ai temi della sostenibilità
Tra i primi, la normativa ovviamente, che vede impegnati governi e autorità di vigilanza nell’introdurre e rafforzare i criteri di trasparenza sui temi ESG, ma è soprattutto la domanda degli investitori, siano essi istituzionali, quindi asset manager e fondi pensione, oppure individuali, a crescere.
«I clienti stanno sempre più allineando i loro portafogli alle tematiche di sostenibilità – osserva Casolari. E un driver importante è dato dai rendimenti: numerosi studi confermano che le aziende più attente ai fattori ESG dimostrano una maggiore resilienza finanziaria e, nel lungo termine, sovraperformano i loro peer, oltre ad avere un accesso agevolato al capitale di debito e di equity perché percepite meno rischiose da investitori e creditori».
Un approccio olistico, al fianco della data quality
BPER Banca ha quindi creato un’ampia offerta di soluzioni di investimento classificate articolo 8 e articolo 9, secondo la normativa SFDR, capaci di soddisfare le preferenze e le esigenze degli investitori più sensibili a queste tematiche.
Seguendo una attenta analisi per la selezione degli investimenti ESG. «Dallo screening iniziale al monitoraggio ricorrente, l’approccio ESG deve permeare tutto il processo di investimento integrato con l’analisi finanziaria tradizionale – spiega Casolari.
Dopo la valutazione di materialità, ovvero l’identificazione dei fattori ESG di maggiore pertinenza e più impattanti in un settore e in una società, bisogna ricercare i dati più affidabili per un’analisi efficace sui criteri di sostenibilità: la data quality va affidata a un fornitore attendibile, capace di verificare le informazioni trasversalmente da più fonti.
In un’era di abbondanza informativa è essenziale distinguere le fonti credibili da quelle inaffidabili».
Mitigare i rischi della sostenibilità
Un’analisi corretta dello scenario, infine, consente una valutazione di come questi criteri differenti possano condizionare gli investimenti.
«Questo approccio prospettico – conclude Casolari – aiuta nell’anticipare e mitigare potenziali rischi di sostenibilità».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.