Ancora poco propensi a investire su piattaforme digitali e a ricercare informazioni online rispetto alla media europea, gli investitori italiani retail preferiscono la consulenza di un professionista per giungere preparati al grande obiettivo: la pensione.
L’interazione umana è centrale
A rivelarlo è la recente indagine di Amundi, condotta a livello europeo con un focus sull’Italia, che evidenzia come il ruolo della consulenza finanziaria professionale per gli italiani (56%) sia preponderante rispetto alla media degli investitori europei (45%).
Un servizio di cui si avvalgono per lo più le donne (quasi un terzo, 63%).Inoltre, nel prendere una decisione di investimento, tre investitori su quattro (75%) sono stati influenzati dal supporto ricevuto dalla propria banca in filiale e di persona.
Questo perché gli italiani preferiscono l’interazione umana quando vogliono sviluppare un piano finanziario a lungo termine (64%) o prendere decisioni di investimento specifiche (64%), comprendere le scelte finanziarie fatte e adeguare il portafoglio al contesto macroeconomico (59%), o anche migliorare le proprie conoscenze finanziarie (57%).
Tra social e forum per i consigli di investimento
Rispetto alla media europea, gli italiani si fanno inoltre guidare meno da siti e social media (69 vs 61%) e sono principalmente gli uomini (7 su 10) a utilizzare web e app per raccogliere informazioni e prendere decisioni di investimento, in particolare su social media come Instagram, Facebook, X e TikTok.
Tra le donne investitrici, solo la metà ricorre a fonti digital preferendo però forum specializzati e piattaforme finanziarie, nonostante una forte propensione a fidarsi dei consigli finanziari veicolati dai social (38% contro il 12% degli uomini).
Infine, entrambi sono propensi a consigliare app e soluzioni digitali ad amici e familiari.
Obiettivo: risparmiare per la pensione
La possibilità di anticipare la data di pensionamento è una delle principali motivazioni a investire (26% degli uomini e 14% delle donne), soprattutto perché quasi un italiano su cinque prevede di andare in pensione dopo i 70 anni (contro il 7% in Europa).
Tuttavia, gli investitori italiani sono meno ottimisti (13%) sulla capacità di riuscire a risparmiare quanto necessario per la pensione (rispetto al 23% della media europea).
Inoltre, meno della metà degli investitori italiani ha un piano finanziario a lungo termine ben sviluppato ma ritiene che la previdenza complementare e gli investimenti in azioni, obbligazioni, etc. saranno più importanti rispetto ad altri strumenti di investimento per vivere la pensione con maggiore serenità.
Investire nel breve termine: per studiare o viaggiare
Ecco perché lo sguardo è rivolto a obiettivi di investimento a breve termine.
Almeno 8 investitori italiani su 10 sono fiduciosi di raggiungere i loro obiettivi, che riguardano l’istruzione (90%), viaggiare (86%), avviare un’attività (83%) e sposarsi (82%).