AIPB e Oliver Wyman

Wealth management ed ESG: come integrare la sostenibilità nei modelli operativi

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Il wealth management è pronto ad abbracciare gli investimenti in chiave ESG entro il 2025. A delineare la road map in corso è la ricerca di AIPB, in collaborazione con Oliver Wyman, condotta nel corso del terzo trimestre 2021 su un panel di 40 asset e wealth manager, 23 banche private e 19 società di gestione del risparmio nazionali e internazionali.

I dati dell’indagine

Per il 97% dei wealth manager intervistati la sostenibilità rappresenta un fattore distintivo nella gestione degli investimenti e il 76% dichiara un alto livello di ingaggio del consiglio di amministrazione e del top management sulla sostenibilità degli investimenti.

Già definite le policy per gli investimenti ESG

Il 90% del panel dichiara di aver definito una policy per la gestione degli investimenti in chiave sostenibile.

Italia: terzo mercato per investimenti ESG

L’80% dei volumi di investimenti ESG sono in Europa: dal 2015 al 2020 gli investimenti sostenibili sono cresciuti del 13% toccando quota 1500 miliardi. Saranno 4500 miliardi nel 2025. Inoltre, nel contesto Europeo, l’Italia rappresenta il terzo mercato con il 20% delle masse classificate articolo 8 o 9 SFDR.

I processi da rinnovare

Le aree di intervento prioritarie per raggiungere la piena integrazione nei prossimi 5 anni sono: dati e scoring ESG le persone, i processi di consulenza/investimento, la piattaforma IT.

Dati e scoring

L’industria dovrà costruire scoring ESG proprietari partendo da dati grezzi di più fornitori e completandoli con informazioni interne derivanti dalla propria attività di engagement e voting e utilizzando fonti alternative, analizzate con tecniche avanzate come il machine learning. La complessità è dovuta alla disponibilità dei dati per formulare giudizi coerenti: oggi, i dati esistenti non provvedono a coprire l’universo investibile e mappare tutte le asset class, quando ci sono, i dati provengono da fonti diverse e discordanti tra loro.

Persone e competenze

L’industria dovrà affrontare il nodo delle competenze all’interno dell’organizzazione, introducendo programmi di formazione integrati e personalizzati, prevedendo la collaborazione con università e centri di ricerca per sviluppare le competenze necessarie a riflettere la sostenibilità nella gestione degli investimenti e nei processi di consulenza, inserendo programmi di incentivazione e recruiting declinati su obiettivi ESG.

Processo di consulenza

L’impegno dell’industria per la trasformazione dovrà tradursi nella trasformazione dei processi di consulenza intesi sia come profilazione del cliente con una valutazione degli obiettivi e delle preferenze di sostenibilità, sia come combinazione di variabili per la corretta costruzione di un portafoglio ESG. Per la profilazione dei clienti l’industria svilupperà proposizioni di valore innovative a partire dalla capacità di comprendere a fondo le esigenze di sostenibilità dei propri clienti e individuare strategie di investimento coerenti in grado di raggiungere i target definiti.

Piattaforme tecnologiche

L’evoluzione dell’industria verso la piena integrazione delle variabili ESG richiede importanti investimenti per l’adeguamento dei propri applicativi a supporto del business. L’inclusione e l’integrazione di considerazioni ESG nei processi di consulenza richiede, infatti, di disporre di sistemi IT dove tutte le informazioni chiave del cliente siano integrate con quelle dei prodotti disponibili e rese fruibili ai private banker in una modalità che consenta una profilazione avanzata, la costruzione di portafogli personalizzati e il continuo monitoraggio delle metriche economiche e di sostenibilità chiave definite.

I profili evolutivi

Secondo la ricerca, sono tre i possibili profili evolutivi: quello degli operatori che punteranno sulla mera conformità ritenendo le tematiche di sostenibilità non strategiche; quello dei Selezionatori: gli operatori che considerano le tematiche ESG strategiche; quello dei Leader: gli operatori che adotteranno pienamente le prassi di sostenibilità, creando centri di competenza a servizio di distribuzione e produzione.