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Il mercato private cresce grazie all’ingresso di nuovi player

Il mercato private cresce grazie all’ingresso di nuovi player

Andrea Ragaini, Presidente AIPB

Nel primo semestre del 2024 il mercato del Private Banking italiano raggiunge la cifra stimata dalle previsioni per fine anno.

Secondo i dati di AIPB, infatti, le masse gestite a giugno 2024 hanno toccato 1,196 bilioni (+2,2% rispetto a 1,171 bilioni del primo quadrimestre dell’anno), superando in anticipo gli 1,184 bilioni previsti per fine 2024.

Le motivazioni sono diverse: maggiore raccolta e, soprattutto, l’ingresso di nuovi player nel mercato private, che hanno portato masse per 28 miliardi di euro in soli sei mesi.

La raccolta e i nuovi operatori

La raccolta, tra marzo e giugno, è aumentata di 18 miliardi di euro e, allargando l’orizzonte all’intero primo semestre, si registra un +8,5% rispetto a fine 2023 in termini di Asset under Management (AuM).

In sei mesi, la raccolta netta è cresciuta di 30 miliardi e ha raggiunto l’80% di quanto registrato nell’anno precedente.

L’effetto mercato ha poi contribuito positivamente per 36 miliardi, in linea con l’anno precedente, ma sono i cambiamenti organizzativi a determinare la dinamica di crescita dell’industria nel periodo (+28 miliardi), grazie a nuovi attori per il mercato.

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Crescono obbligazioni, fondi comuni e gestioni patrimoniali

Tra i prodotti del private banking a spiccare per crescita sono gli strumenti obbligazionari (+9,3 miliardi), seguiti da fondi comuni (+5,7 miliardi) e dalle gestioni patrimoniali (+3,8 miliardi).

Anche la liquidità torna a crescere (+4 miliardi), mentre i prodotti assicurativi vedono una piccola variazione (+1,6 miliardi), seguita da quella di ETF, ETN ed ETC (+1,4 miliardi).

In leggera diminuzione, invece, le azioni (-0,8 miliardi).

Nei primi sei mesi dell’anno, la composizione del portafoglio sembra stabilizzarsi, dopo le variazioni del 2023: tutti i comparti crescono infatti di circa il 2,5%, tranne l’assicurativo che si ferma a un +0,7%.

Mantenendo l’attenzione sui prodotti, la raccolta diretta cresce del 2,7%, arrivando a 173 miliardi: un incremento distribuito in egual misura tra obbligazioni bancarie proprie (+2,5%) e liquidità (+2,7%), mantenendo stabile la composizione del comparto.

La raccolta amministrata è invece aumentata grazie ai titoli a tasso fisso (obbligazioni +4,8% e titoli di stato +5%), mentre le azioni calano leggermente (-0,6%), perdendo 4pp in 12 mesi in termini di peso sul comparto.

Gli ETF, invece, guadagnano leggermente (+0,2%), portandosi circa al 5%.

Prosegue la ripresa del gestito (+2,4%), grazie a un risultato pressoché identico tra gestioni patrimoniali (+2,3%) e fondi comuni d’investimento (+2,2%), con la composizione che rimane stabile.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop