Puntare sulle azioni statunitensi e operare una maggiore selezione sui mercati obbligazioni emergenti: Union Bancaire Privée ha presentato l’outlook semestrale del 2013, sottolineando come, nonostante un rialzo dei mercati finanziari europei (e relative azioni meno costose), gli Usa continuano a offrire grandi opportunità di investimento.
I titoli azionari su cui puntare
Tra i settori più interessanti per gli investimenti in azioni d’oltreoceano rientrano: leader globali, ovvero società con bilanci solidi, elevati dividenti, un rapporto utile/dividendi stabile o in crescita e una scarsa sensibilità alla ciclicità; M&A; chimici; aziende di beni di lusso; l’e-commerce, che rappresenta a oggi solo il 6,5% delle vendite retail globali e si trova di fronte a solide aspettative di crescita (aumento delle vendite del 20% per anno).
Più selettività sui mercati obbligazionari emergenti
Il tasso di crescita delle economie emergenti ha subito un rallentamento negli ultimi mesi, come effetto di un passaggio da un modello supportato dalle esportazioni a un altro sostenuto dal consumo interno: probabilmente, nei prossimi anni, la crescita dei mercati emergenti dovrebbe restare al di sotto dei livelli di boom avvertiti nell’ultimo decennio. Un elemento positivo, secondo UBP, dato che porterà a un rallentamento dell’inflazione, offrendo un outlook più sostenibile.
«Tenendo ben presente questo elemento, gli investitori dovrebbero diversificare tra le diverse asset class e diventare più tattici nel loro approccio – spiega Denis Girault, Responsabile Obbligazionario Mercati Emergenti di UBP. In questo contesto, i bond corporate high yield dei Paesi emergenti sono meno correlati ai Treasury e offrono un cuscino contro le fluttuazioni dei titoli di Stato Usa. Anche il debito in valuta locale offre un rendimento attraente, benché le divise tendano ad essere colpite dalle incertezze intorno al dollaro Usa. Proprio per questo, come accade spesso, la diversificazione è fondamentale».
Image courtesy of adamr / FreeDigitalPhotos.net
