Intesa. Accordo vincolante con Intrum per gli NPL

Intesa Sanpaolo verso una partnership con Intrum per gli NPL. Ricevuta dalla società un’offerta vincolante il 16 aprile, il CdA della banca ha ora accettato ufficialmente la proposta.

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Un nuovo operatore nel servicing di NPL

Sarà costituito un nuovo operatore nel servicing di NPL sul mercato italiano, con l’integrazione delle piattaforme di Intesa Sanpaolo e Intrum e circa 40 miliardi di euro in servicing. In particolare il 51% della nuova piattaforma sarà detenuto da Intrum e il 49% da Intesa Sanpaolo, con un contratto di durata decennale, nuovi piani di sviluppo commerciale e circa mille dipendenti (incluse circa 600 persone provenienti da Intesa Sanpaolo), assunti attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali.

Un portafoglio da 10,8 miliardi di euro

L’obiettivo è la cessione e cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza del Gruppo Intesa Sanpaolo, pari a 10,8 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, “a un prezzo in linea con il valore di carico già determinato per la parte di sofferenze del Gruppo aventi caratteristiche di cedibilità“, come si legge in una nota. Per conseguire il pieno deconsolidamento del portafoglio alla data del closing (previsto a novembre 2018), l’operazione comprenderà:
- una Tranche Senior, corrispondente al 60% del prezzo del portafoglio, sottoscritta da un gruppo di banche;
- Tranche Junior e Mezzanine, pari al restante 40% del prezzo del portafoglio, sottoscritte per il 51% da un veicolo (partecipato da Intrum e da uno o più co-investitori) e per il restante 49% da Intesa Sanpaolo.

Plusvalenza da 400 milioni

È in piano inoltre una valutazione della piattaforma di servicing di Intesa Sanpaolo pari a circa 0,5 miliardi di euro e dei crediti in sofferenza oggetto di cartolarizzazione pari a circa 3,1 miliardi di euro. Un’operazione che si tradurrà in una plusvalenza di circa 400 milioni di euro dopo le imposte nel conto economico consolidato di Intesa Sanpaolo e in una riduzione dell’incidenza di NPL sui crediti complessivi sotto il 10% (al 9,6% contro l’11,9%, considerando i dati a fine 2017).