Cala l’ottimismo sull’investimento nel mattone
È la fotografia scattata da un’indagine internazionale di ING sul tema case e mutui, con uno spaccato sull’Italia. Gli italiani sono meno ottimisti rispetto all’anno scorso: meno di 3 italiani su 10 nel 2017 (il 28%) sono ancora aggrappati all’idea che l’investimento nel mattone è solido come nel passato. Nel 2016 circa 5 italiani su 10 (il 47%) erano convinti che il prezzo delle case non avrebbe mai perso valore.
Scetticismo anche nel resto d’Europa
Per gli italiani è la fine di un mito, quello del mattone come bene rifugio per eccellenza. Ma è una situazione che non riguarda solo l’Italia. Anche in altri Paesi europei, come Regno Unito e Germania, le percentuali dei più fiduciosi negli investimenti immobiliari sono molto contenute (rispettivamente il 22% e il 25%).
Risalita dei prezzi: percezione stabile
Non cresce di conseguenza il numero di chi crede nella risalita dei prezzi degli immobili, soprattutto nel breve periodo (un anno): passiamo solo da un 37% sul totale del 2016 a un 38% del 2017. Gli italiani sono tra i meno ottimisti in Europa, dove la media si attesta sul 59%.
I prezzi delle case restano alti
La maggior parte dei Paesi europei sono però d’accordo sul fatto che i prezzi delle case al momento sono alti. A pensarla così è soprattutto il Lussemburgo (con il 92% degli intervistati che si esprime in merito), ma anche l’Italia non è del parere contrario: più della metà dei rispondenti (il 51%) segnala prezzi immobiliari elevati.
Le difficoltà con mutui e affitti
La prova sono le difficoltà degli italiani a far fronte alle spese per le casa. Circa un italiano su 3 (il 33%) ha problemi con il pagamento dell’affitto, il 22% con il mutuo. Sono percentuali tra le più alte in Europa, dove la media è del 21% per gli affittuari e del 19% per chi paga il mutuo.