Il futuro delle banche e il ruolo della Blockchain

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Nell’ambito delle tecnologie digitali, alcune innovazioni fanno storia. Sarà questo il caso della Blockchain? 

Troppo presto per dirlo: se, dalla sua ideazione nel 2009, ha progressivamente guadagnato visibilità – se ne sente parlare ovunque! - le sue implementazioni pratiche, al contrario, sembrano ancora molto modeste. Si tratta, in sostanza, di una tecnologia con un potenziale notevole, che però non è ancora stata sufficientemente assimilata. 

La blockchain e il registro distribuito

La caratteristica base della Blockchain è la capacità di condividere dati tra più attori garantendo che ogni cambiamento sui dati stessi avvenga con l’accordo di tutti. I dati vengono poi congelati restando a disposizione di tutti. Questa caratteristica ha ingenerato l’aspettativa che la Blockchain possa sostituire integralmente gli attori che oggi fungono da trusted third parties in ogni tipo di transazione. Che bisogno c’è di un catasto dei terreni (centralizzato, manipolabile) se si può sostituire con un registro distribuito (decentralizzato, immodificabile)? Che bisogno c’è di una banca (centralizzata, costosa) o di una autorità di certificazione?

Le contraddizioni della blockchain

Non è tutto semplice come sembra, però. Nella sua breve storia, la Blockchain ha già vissuto diverse contraddizioni: la maggioranza dei miners della blockchain di bitcoin sono in Cina; chi garantisce la neutralità? Anche le comunità che sviluppano tecnologie blockchain hanno divergenze che causano contrasti o addirittura fork (ad agosto bitcoin si è spezzata in due tronconi); chi garantisce la sopravvivenza nel tempo? Per non parlare dei bug che compromettono la sicurezza… Per portare benefici, gli strumenti tecnologici – quindi anche la Blockchain - vanno usati all’interno di processi governati e supervisionati.

I vantaggi della blockchain per le banche

Anche le banche potranno giovarsi di questa tecnologia, ma la loro funzione di trusted third party non verrà meno. Attualmente il sistema bancario europeo sta valutando l’applicabilità della Blockchain in servizi quali pagamenti, regolamento titoli e garanzie, procedure di Know Your Customer (KYC). Secondo InnoVentures, il risparmio in commissioni bancarie potrebbe toccare i 15-20 miliardi di dollari entro il 2022, grazie all’incidenza su pagamenti e trasferimento di denaro internazionali. Come InfoCert, dalla prospettiva privilegiata di più grande Trust Service Provider in Europa con un’alta specializzazione nell’identity management, riteniamo che la tecnologia Blockchain applicata alla gestione delle identità digitali (identità distribuita self-sovereign) possa aprire imprevedibili possibilità per lo scambio controllato e user-driven di informazioni personali. Inoltre, in combinazione con i servizi di certificazione qualificati, potrà avere un impatto dirompente sui settori che richiedono un processo di onboarding, primo tra tutti proprio quello bancario.

Verso il cambiamento delle regole del gioco

Significa che la Blockchain avrà successo? No, è troppo presto per dirlo, ma certamente cambierà le regole del gioco in molti settori e il ruolo degli attori che vi operano. In InfoCert, sempre attenti nella sperimentazione delle nuove tecnologie, siamo in prima linea anche su questo fronte. Per verificare in concreto che una buona idea possa tradursi in soluzioni capaci di generare valore.

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